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Si è svolto nella meravigliosa cornice del golfo di Squillace, in una giornata dal sapore di fine estate, il programmato incontro tra il Lions Club Catanzaro Mediterraneo ed una delegazione del mondo culturale e istituzionale della Grecia che ha visto la partecipazione, oltre che dei rappresentanti del Club Lions Catanzaro Mediterraneo, dell’Ing. Iakovos Skiadas, responsabile Unico dell’Agenzia Consolare di Paros, Antiparos, Amorgo, Kimolo, Milo, Nasso, Microcicladi, Sifnos e Serifos, dell’Archeologo Prof. Iannos Kouralios, responsabile del Ministero della cultura della Grecia – Direttore del Museo Archeologico di Paros e Direttore dello scavo di Despotikos, dell’Ing. Leonardo Antonio Riccio, responsabile di un progetto di cooperazione italo-greca e dell’archeologo calabrese Dr. Roberto Murgano.
Ma se la narrazione di eventi propositivi cattura l’attenzione di chi sa guardar lontano, è importante raccontare quali meccanismi hanno suscitato la gratuità di così tanta ricchezza sociale per comprenderne le finalità ultime e di alto spessore non solo culturale.
Antonio Riccio, ingegnere ambientale calabrese, impegnato in un progetto di cooperazione Italo-Greca che ha come fine la crescita di rapporti di interscambio socioculturali e conseguentemente di sviluppo socioeconomico, è testimonianza di una preoccupata disattenzione della nostra terra al Mondo Ellenico così vicino a noi, non solo come radici storiche e quindi nell’accezione temporale, ma paurosamente vicino in termini di spazio, attenzione che non vuol essere “cultura per cultura” ma che rinasce nel concetto di promozione della personalità umana necessariamente rivista nella sua integrità e nel bisogno di una coscienza critica.
E’ auspicabile, puntualizza il presidente del Club Lions Catanzaro Mediterraneo, Vincenzo Fulvio Attisani, che le giovani generazioni abbiano opportunità di crescere in piena coscienza della loro storia, non solo personale ma comunitaria che ha determinato segnandone positivamente il destino, tutta la storia dell’umanità, lasciando, invece, che la terra da cui ha avuto origine venisse annichilita nel tempo da pregiudizi ancor oggi difficili a morire.
L’accezione di fortuità attribuibile all’evento è, infatti, del tutto inesistente se non in ragione del fatto che accade che prima o poi chi tende a “costruire” finirà con l’incontrarsi.
Il presidente Attisani che peraltro è stato il presidente socio fondatore del Club già ormai dieci anni fa, sintetizza nel suo percorso professionale oltre che politico e di associazionismo attivo le peculiarità di chi riconosce l’importanza di uno sviluppo sociale che, partendo dall’analisi di ciò che siamo stati, ripercorre la strada all’incontrario e riparte verso il presente ed il futuro con un bagaglio nuovo di rinascita socioculturale di tutto il Mediterraneo.
Nel nome stesso del Club si traccia, infatti, il fil rouge che governa l’animo di chi spende il proprio tempo per un bene comune auspicabile. Mediterraneo, culla di civiltà oggi quasi rinnegata, ha tutte le carte in regola per rinascere in sinergia con i paesi che perimetrano le sua acque.
L’interesse all’aspetto archeologico insieme a quello antropologico della delegazione Greca verso i territori della Magna Grecia, che nella giornata di domenica ha incontrato una rappresentanza del Club Catanzaro Mediterraneo, ha preso piede già con ben saldi rapporti con altre regioni d’Italia, rimanendo un po’ ai margini dell’interesse della c.d. “intellighenzia” calabrese, pur essendo la nostra regione più di altri titolata a farne parte.
L’ingegnere Iakovos Skiadas, responsabile Unico dell’Agenzia Consolare di Paros, Antiparos, Amorgo, Kimolo, Milo, Nasso, Microcicladi, Sifnos e Serifos, ha avuto modo di esprimere particolare interesse a stringere relazioni internazionali con la nostra terra, ed ha rivolto al Club Lions ospitante parole di vivo ringraziamento per aver creato l’opportunità di avviare concreti rapporti non solo sotto l’aspetto culturale ma anche sotto il profilo economico e imprenditoriale, che vede oggi i nostri rispettivi Paesi impegnati in un ciclopico sforzo per fronteggiare la grande crisi che li attanaglia.
Il professore Iannos Kouralios, Direttore della campagna di scavi a Despotiko, a Paros nelle Isole Cicladi, figura di alto prestigio per il Ministero della Cultura del Governo ellenico e chiave di volta per aver favorito collaborazioni con alcune Università italiane quali Catania, Bari, Perugia e Pavia si è detto immediatamente pronto ad intraprendere rapporti non solo con le istituzioni e le Università Calabresi ma anche con le Associazioni che coltivano l’interesse e l’amore per l’Archeologia.
Già 40 studenti italiani di archeologia hanno “scavato” a Paros: opportunità formative che potrebbero quindi prendere corpo anche nella nostra regione e che il Club Lions Catanzaro Mediterraneo, auspica possano realizzarsi.
Già in questi primissimi contatti ufficiali sono state stabilite azioni prioritarie che possano intanto consentire relazioni di interscambio culturale a breve scadenza, prevedendo già per il mese di giugno una prima visita di delegazione del Club alle Cicladi e, in concordanza a ciò, l’opportunità di ospitare una rappresentanza greca nella nostra terra.
In rispetto ad un concreto e significativo confronto al meeting è stato chiamato in causa l’archeologo Roberto Murgano, già impegnato in importanti studi di egittologia ed in lavori di scavo in diversi Paesi, che, nel complimentarsi per l’importante iniziativa, si è dichiarato immediatamente disponibile ad una collaborazione tendente anche alla realizzazione di un programma di work-experience per studenti ed appassionati di archeologia.
La nostra terra, infatti, ricca di ogni bellezza naturale ed antropizzata, garantirebbe di suo, ogni possibilità di sviluppo, ricostruendo, insieme a territori come la Spagna, il Portogallo, la Grecia e tutti i paesi del bacino del Mediterraneo, una nuova forza sociale ed uno sviluppo economico trainante di cui si avverte una immediata necessità.
Il Club Lions Catanzaro Mediterraneo intende farsi, infatti, promotore di rapporti ed intese di sviluppo concrete che sappiano intessere a più mani opportunità significative. Fin da subito, infatti, si possono immaginare percorsi formativi per i nostri giovani visto che la Grecia come l’Italia dispone ad oggi di fondi europei di sviluppo a volte non sempre oculatamente utilizzati o che, seppure incarnano la bontà progettuale, finiscono poi per rimanere eventi di incontri interessanti che non trova mai opportunità di sviluppo futuro.
Nessuno ritiene certo che il percorso sia facile ma sicuramente con la volontà esso potrà essere percorribile. E’ importante, d’altro canto, ricordare con parole che sintetizzano bene questa prioritaria umana necessità, che bisogna che si abbia il coraggio di essere il cambiamento che vogliamo vedere.
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