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Grande successo di pubblico e di risate per la commedia in vernacolo “…e si pua è vero ?” del gruppo teatrale “Giovanni Vercillo” di Lamezia Terme. Lo spettacolo, andato in scena al teatro Politeama nell’ambito della rassegna teatrale in vernacolo “Città di Lamezia Terme – Vacantiandu 2011” organizzata dall’associazione “I Vacantusi”, ha rappresentato luoghi, lingua ed abitudini di Sambiase e Nicastro deglio anni ’60.
Una commedia sempre attuale che incarna uno dei dilemmi spesso devastanti che avvolgono l’uomo: la superstizione, dilemma che porta al condizionamento della propria esistenza e di chi ci sta vicino. La commedia scorre piacevole ed attuale, don Vincenzo abile imprenditore ma ossessionato di fissazioni scaramantiche e paure iettatorie. Per questo il protagonista non esita a licenziare un impiegato che a suo dire porta iella ed assumerne uno dotato di “ provvidenziale” gobba, tale Sammaria che, in breve tempo, diviene il compagno prediletto di don Vincenzo in quanto considerato un portafortuna.
Don Vincenzo non esita a dare la mano della propria figlia al Sammaria, sebbene questi sia si estrazione umile e modesta, per scoprire poi di essere stato imbrogliato: la gobba (finta) era solo un espediente degli amorosi per fare entrare il giovane nelle grazie del burbero don Vincenzo per ottenere il consenso delle nozze.
Personaggi ed interpreti Cicchina (Francesca Cataudo), Rosina (Marilena Tropea), Teresa (Lidia Macrì), don Vincenzo (Raffaele Paonessa), Malgurio (Gianluca Muraca), ragioniere Biase (Biagio Colacino), Pasquale (Pino Persico) e Sammaria (G.Paolo D’Ippolito).
A conclusione dello spettacolo, l’associazione “I Vacantusi” ha consegnato una targa ricordo agli attori della compagnia “Vercillo”, nata 20 anni fa nella parrocchia San Francesco di Paola a Lamezia.
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