Strisce blu a Lamezia, Gianturco (CasaPound): no ad aumento tariffe, molte sono illegali

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<<La giunta comunale guidata da Gianni Speranza cerca in tutti i modi di fare cassa a danno dei cittadini. Siamo fermamente contrari alla proposta di aumento agli indici dei prezzi sui parcheggi a pagamento, sarebbe un altro schiaffo all’indirizzo dei nostri commercianti.  E’ tempo di dire basta alla truffa delle strisce blu». A dichiararlo è Mimmo Gianturco, responsabile del movimento Casapound Italia in Calabria.

«Sono illegali moltissime strisce blu presenti in città – prosegue Gianturco – e l’art. 7 comma 6 del Codice della Strada parla chiaro: “le aree destinate al parcheggio devono essere ubicate fuori della carreggiata e comunque in modo che i veicoli parcheggiati non ostacolino lo scorrimento del traffico“, occorre anche riservare un’adeguata area destinata a parcheggio gratuito senza dispositivi o controlli di pagamento. Il Regolamento attuativo del codice della strada (DPR 495/1992, art.141) stabilisce che i margini della carreggiata devono essere segnalati con strisce di colore bianco, cosa che non si verifica nella nostra Città. Questo tema, è dibattuto ormai da anni, con numerose sentenze della Cassazione che sancisce la manifesta illegittimità, come nel caso del Tar del Lazio, della seconda sezione di Roma, nella sentenza n. 218 del 2008».

«In base alla legge – afferma Gianturco – molte delle strisce blu andrebbero rimosse non venendo tra l’altro rispettata la proporzione tra parcheggi a pagamento e parcheggi gratuiti. Tanti cittadini che si spostano in centro si vedono costretti a pagare una tassa continua, difficilmente sostenibile dai giovani, soprattutto in questi tempi. Inoltre così facendo, si aumenta la ‘migrazione’ dei lametini che devono fare compere o spese quotidiane, dal centro cittadino verso i comuni limitrofi, dove sono presenti numerosi centri commerciali con ampio parcheggio gratuito, ostacolando di fatto, la  crescita delle attività commerciali presenti nelle nostre vie principali».

«Ormai – conclude Mimmo Gianturco – le strisce blu sono diventate un trucco per finanziare le amministrazioni comunali fallimentari, nonché pizzo per i cittadini. Dopo numerose segnalazioni da parte dei lametini, chiediamo alla giunta comunale, la rimozione delle strisce blu collocate in zone dove non è presente un parcheggio gratuito nelle immediate vicinanze, la possibilità da parte del cittadino, attraverso l’utilizzo del disco orario, di parcheggiare all’interno dello spazio delimitato dalle strisce blu senza pagare i primi quindici minuti di sosta, la possibilità da parte del cittadino di non pagare una tariffa maggiorata (o l’eventuale multa là dove prevista) se superati soltanto quindici minuti dal tempo di sosta da lui previsto,  indicato nel ticket esposto all’interno dell’autoveicolo. Confidiamo in una celere risposta dell’ amministrazione, che metta finalmente fine a questa vessazione».

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Author: Cristina

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