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Sono più di 200 le persone che hanno riempito la sala del convegno organizzato da CalabriaInnova per presentare la Rete Regionale dell’Innovazione. Sono ricercatori, imprenditori e rappresentanti delle istituzioni accorsi a Germaneto da tutta la Calabria per ascoltare e prendere parte alla nascita di un sistema dell’innovazione calabrese che intende coordinare e valorizzare le competenze degli attori locali a vantaggio dell’intera regione.
Una regione, la Calabria, anche quest’anno agli ultimi posti dell’Innovation Scoreboard, la classifica annuale che misura il tasso d’innovazione dei Paesi dell’UE.
Una giornata come questa, invece, con una così vasta e attenta partecipazione fa ben sperare, riempie di un sentimento di rinnovata fiducia. È solo attraverso il dialogo continuo tra imprese, ricerca e istituzioni che il miracolo può compiersi, ed oggi le parti, i protagonisti del cambiamento, sono tutte qui.
CalabriaInnova è una partnership tra Regione Calabria, Fincalabra S.p.A., finanziaria regionale, e AREA Science Park, principale parco scientifico e tecnologico italiano, finalizzata a sostenere i processi di innovazione delle imprese calabresi, favorendo il trasferimento di tecnologie e conoscenze sviluppate dal sistema della Ricerca al mondo imprenditoriale. Ed è in quest’ottica che CalabriaInnova promuove la creazione della Rete Regionale dell’Innovazione.
Dopo l’introduzione di Antonio Mazzei e Danilo Farinelli della direzione di CalabriaInnova su obiettivi e servizi della struttura, interviene in collegamento web, Mario Caligiuri, Assessore alla Cultura, Ricerca e Alta Formazione della Regione Calabria: “La partecipazione di oltre 200 persone a questo evento dimostra la felice intuizione dell’Istituzione che rappresento nel mettere in campo un’iniziativa che desta così tanto interesse per ricercatori, imprenditori e associazioni di categoria”.
Massimiliano Ferrara, Dirigente Generale del dipartimento Cultura, Ricerca e Innovazione ha successivamente presentato la strategia su innovazione e ricerca della Regione Calabria, sottolineando come “fosse necessario creare un coordinamento tra i poli dell’innovazione e i distretti ad alta tecnologia, per aumentare l’integrazione tra le parti. CalabriaInnova ricopre questo ruolo: mette a fattor comune gli sforzi, erogando servizi ai nodi della rete, contribuendo in termini di idee e di progettazione esecutiva”.
Poi la parola agli ospiti, chiamati per raccontare la propria esperienza d’eccellenza in tema di sistemi territoriali d’innovazione.
Marina Silverii, vice direttore di ASTER, illustra le strategie della Rete ad Alta Tecnologia dell’Emilia Romagna: “Nata con l’obiettivo di creare un linguaggio comune nella rete regionale, Aster si confronta oggi con nuove sfide. Il problema di questo tipo di iniziative è di non dipendere dalla programmazione europea, ma garantirsi una continuità di lavoro come agenzia strutturata”.
“Poca burocrazia, tempi veloci per la firma dei contratti e stretta collaborazione tra imprese, ricerca e istituzioni”, questa la ricetta di Thomas Alslev Christensen, capo Dipartimento dell’Agenzia Danese per l’Innovazione per lo sviluppo di sistemi territoriali realmente efficaci.
Nella seconda parte del convegno, spazio ai protagonisti calabresi. I rappresentanti delle tre Università e del mondo imprenditoriale regionale hanno risposto alle domande di Emil Abirascid, giornalista e direttore del magazine Innov’Azione, nonché contributor per Il Sole 24 Ore, Corriere Innovazione e per Wired Italia.
Abirascid ha stimolato il dialogo tra i partecipanti al dibattito, soffermandosi sui punti di forza della rete e sui contributi operativi che le istituzioni che rappresentano vorranno dare al sistema dell’innovazione della Calabria.
Si conclude così il confronto in un clima di collaborazione da perseguire, non solo attraverso tavoli di lavoro, ma con la condivisione di azioni e strumenti concreti.
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