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“Juve – Napoli 1 a 3: la presa di Torino” è il ricordo puro e semplice di un’emozione. Non di un’emozione qualsiasi, ma dell’emozione più forte, felice e assoluta che chi lo ha scritto abbia mai provato. È la storia di una giornata, di un viaggio e di un evento. La mera elencazione di una serie di fatti. Niente di più.
Tuttavia, se si dovesse rappresentare quella giornata con un elettrocardiogramma, si osserverebbero più picchi della catena andina»,” è con queste parole che Maurizio De Giovanni parla del suo libro dal quale è tratto lo spettacolo omonimo, diretto e interpretato con bravura da Antonio Damasco, andato in scena con grande successo ieri sera a Soverato, per il secondo atto della stagione di residenza Re-Act, diretta da Emanuela Bianchi e Giovanni Carpanzano. Il monologo rievocava la mitica partita giocata dal Napoli contro la Juve il 9 novembre 1986 allo Stadio Comunale di Torino con le reti di Laudrup (per la Juve), con successiva goleada napoletana firmata da Ferrario, Giordano e Volpecina. Quella partita fu la rivincita di un’intera città e del suo grande mito, ovvero Diego Armando Maradona, una leggenda con i calzoncini bianchi e la maglia azzurra, che forse mai nessuno potrà eguagliare dal punto di vista calcistico. Senza mai nominarlo in maniera diretta, Damasco solo al centro della scena, indossata una curiosa maglia che somma il mito del “Che” a quello del “Pibe de oro” argentino, ha ripercorso la trasferta di sogno e speranza dei tifosi azzurri a Torino per un viaggio non più di emigrazione nella città della Fiat e dell’Alfa-Romeo, ma di una partita tra i “belli” gli iuventini, alti e eleganti, e i “brutti” napoletani, i “terruncielli” alla conquista del mito con Bruscolotti e “lui”, il più meridionale di tutti, l’unico e solo Diego che non viene mai chiamato per nome. Sarà la domenica del riscatto,
degli schiaffi salvati a una faccia per anni mortificata dall’irrisione bianconera. In quei novanta minuti raccontati con piglio e lucidità inframezzati da qualche divertente contributo in video, soffrendo, scalpitando e coinvolgendo una platea attenta e partecipe, Damasco ha così ricordato la prima lezione del teatro come metafora di un gioco che seduce e appassiona, capace di coinvolgere anche chi allo stadio probabilmente non c’è mai stato, fra cui una distinta coppia di signori danesi che hanno scelto ormai da cinque anni Soverato come meta (fra l’altro destagionalizzata), delle loro vacanza prima del lungo inverno che li attende nel loro estremo Nord. Prossimo appuntamento del cartellone principale è per il 27 ottobre con la compagnia di danza “Maison d’art” di Catanzaro, che proporrà la trasposizione dell’immortale novella di Lewis Carroll, “Alice nel paese delle meraviglie”. Per tutte le altre info su biglietti e programmazioni parallele: www.react-theater.it
Per info sulla possibilità di sottoscrivere abbonamenti e biglietti
abbonamenti@react-theater.it
oppure contattare ll 3294018888 (Emanuela Bianchi)
in alternativa il 3774695540
o ancora direttamente in biglietteria presso il teatro comunale di Soverato
dal lunedì al sabato dalle 9,30 alle 12,30
Per info corsi contattare il:3774695540.
Per tutte le altre info consultare sempre il sito www.react-theater.it
Re – Act è finanziato dalla Regione Calabria
POR CALABRIA FESR 2007/2013
(CCI N° 2007 IT 161 PO 008)
ASSE V – RISORSE NATURALI, CULTURALI E TURISMO SOSTENIBILE
Linea di Intervento 5.2.2.2 – Azioni per la qualificazione e la valorizzazione del Sistema dei Teatri Regionale.
Il Comune di Soverato sostiene Re-Act con la concessione del Teatro Comunale di Soverato per tutta la durata del Progetto “Re-Act.”
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