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I Sindaci dei Comuni di Serrastretta, Feroleto Antico e Pianopoli sono sempre più convinti ed impegnati nel voler associare i servizi comunali. La normativa impone che i piccoli enti gestiscano insieme alcune funzioni fondamentali individuate dalla legge, ed i tre Comuni, ormai da anni, hanno impostato la loro azione amministrativa all’insegna della collaborazione.
Nonostante l’obbligo sia stato prorogato di un anno, i tre enti lametini hanno comunque deciso di anticipare i tempi e di avviare la Centrale Unica di Committenza (CUC), che è un organismo che dovrà gestire in forma centralizzata ed unitaria tutti gli acquisti, oltre che l’affidamento dei servizi e dei lavori pubblici. “Siamo stati determinati a voler attivare la CUC perché comunque avevamo lavorato nei mesi precedenti ed eravamo pronti a fare il grande passo”, spiega Pietro Fazio, Sindaco di Feroleto Antico, il quale aggiunge “nel settore degli appalti pubblici ben venga ogni forma supplementare di trasparenza e di risparmio”. L’obiettivo ultimo della CUC è proprio quello di effettuare delle gare d’appalto uniche, puntando ad ottenere maggiore risparmio, oltre che di porre in essere procedimenti perfetti, grazie alla competenza di un ufficio sempre più specializzato in materia.
Gianluca Cuda, Sindaco di Pianopoli, si dichiara molto soddisfatto per la scelta operata, che va in controtendenza rispetto alla convinzione di molti amministratori che sia necessario preservare il proprio territorio da ogni forma di apertura verso i comuni limitrofi. “I tempi sono maturi per progettare forme di collaborazione sempre più consolidate e solide, perché l’unione fa la forza ed è importante condividere le eccellenze che ogni ente possiede, mitigando così le inevitabili carenze presenti magari in altri settori”.
“La centrale ha come ente capofila Serrastretta ed è composta da dipendenti dei tre Comuni, i quali lavoreranno in sinergia nel settore delicato degli appalti pubblici – spiega Felice Molinaro, primo cittadino del centro montano”, che vuole anche evidenziare che “aver avviato la CUC prima della data stabilita dalla legge è motivo d’orgoglio perché è un modo anche per rendere operativi i Piani anticorruzione di cui si sono dotati tutti i Comuni”.
Molinaro, Fazio e Cuda hanno dunque individuato un percorso condiviso da seguire, nel solco di quanto il legislatore nazionale impone. Il valore aggiunto della loro idea progettuale sul futuro dei tre centri è la ferma convinzione che la crescita e lo sviluppo dei piccoli paesi passi inevitabilmente dal confronto, dalla collaborazione e dalla condivisione degli obiettivi da raggiungere.
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