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«Per poter risolvere la grave situazione economico-finanziaria in cui versa Ferrovie della Calabria c’è bisogno di affrontare la questione in termini tecnici e, partendo dai bilanci, trovare le soluzioni possibili». Con queste parole Sergio Abramo è intervenuto in occasione di un’assemblea aperta a tutti i lavoratori di FdC, promossa dalle organizzazioni sindacali Sul – comparto trasporti e Uiltrasporti -, per discutere dell’immediato futuro dell’azienda che da diversi mesi versa in un stato di crisi che appare irreversibile.
Proprio gli esponenti regionali e provinciali delle due organizzazioni sindacali hanno ribadito che recentemente è stato rinnovato il Consiglio d’Amministrazione, che avrà il duro compito di proteggere il patrimonio delle Ferrovie della Calabria dal fallimento e di programmare un futuro che tuteli sia la sostenibilità economica, sia la tenuta e l’efficienza del servizio, rese precarie dalla scarsa o, addirittura, mancata manutenzione dei mezzi di trasporto.
Gli stessi lavoratori, come hanno ricordato gli esponenti sindacali, hanno sottoscritto nei mesi scorsi un accordo dolorosissimo per ciascuno di loro e per le proprie famiglie per non perdere il posto di lavoro: si sono autoridotto lo stipendio decurtandosi circa 250 euro dallo stipendio, per poter salvaguardare anche l’intangibilità dell’unicità aziendale.
Abramo, davanti alla situazione prospettata da sindacati e lavoratori, ha quindi posto una possibile linea d’azione per favorire il rilancio di FdC: «Occorre, prima di tutto, tutelare i posti di lavoro e i livelli di efficienza del servizio pubblico – ha detto – e ciò prima ancora di poter valutare gli eventuali effetti benefici che potrebbe procurare all’azienda una fusione con altre aziende di trasporto locale. Per ripianare decine e decine di milioni di euro di debiti accumulati negli anni – ha detto ancora Abramo – è necessario pensare ad un Piano industriale che non solo preveda il pareggio del bilancio in tempi brevi, ma anche mettere in piedi una strategia gestionale che guardi al medio e lungo periodo, garantendo i tempi di pagamento dei contratti di servizio».
Abramo, non ha fatto promesse, ma ha assicurato il suo impegno per accelerare la realizzazione dei sistemi di mobilità che potrebbero consentire un agevole superamento dei dislivelli della città rendendo possibile il collegamento con l’area di Germaneto e pensando, al contempo, ad un sistema di parcheggi che faciliti il traffico in direzione del centro».
Infine Abramo ha evidenziato quali potranno essere le azioni da mettere in campo per una immediata soluzione dei problemi di FdC: «Bisognerà fare una battaglia comune a livello istituzionale per cercare di allargare le maglie del Patto di stabilità che pone troppi vincoli economici al Comune – ha concluso – e riportare a Catanzaro la presidenza regionale dell’Anci, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, che ho tenuto durante gli anni della mia sindacatura. Solo in questo modo Catanzaro potrà tornare ad avere un posto che conta ai tavoli di concertazione regionali e ministeriali».
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