Sergio Abramo: “Lascerò le aziende di famiglia per dedicarmi all’attività di sindaco”

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Si è aperta in un affollato auditorium Casalinuovo la campagna elettorale di Sergio Abramo, candidato sindaco per il centrodestra alle prossime elezioni amministrative di Catanzaro. Un video celebrativo, accompagnato dalle note di “Un senso” di Vasco Rossi, ha fatto da prologo agli interventi di Wanda Ferro, presidente della Provincia di Catanzaro e coordinatrice del Pdl provinciale, del governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti, e del candidato sindaco Sergio Abramo.

«Le immagini proiettate mi hanno ricordato le prime significative esperienze vissute da assessore alla Cultura – ha dettola Ferro-. Anni che restano impressi nella memoria come quelli che segnarono il riscatto della città. Le dimissioni di Michele Traversa hanno rappresentato solo una pausa, Abramo non sarà solo e avrà dalla sua parte il nostro pieno sostegno.

La strada della coerenza è l’unica perseguibile per sconfiggere l’antipolitica, bisogna fare quadrato per sbarrare il cammino al paradosso del Terzo Polo e al Centrosinistra. Le nostre liste aggregheranno tutti i quartieri per confermare i risultati del recente passato nel segno della continuità del buon governo».

Il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, ha quindi continuato: «La città di Catanzaro merita un governo sicuro e non può essere mandata allo sbaraglio – ha detto -. Abbiamo trovato una grande convergenza attorno ad un uomo che è una garanzia del saper fare. Sarà una campagna elettorale segnata dallo scontro, ma il centrodestra ha già dimostrato di sapersi autodeterminare con successo». Dopo aver rivolto l’augurio all’Udc di poter stare al fianco di Abramo, il Governatore ha chiuso il suo intervento auspicando un pronto ritorno del Catanzaro al calcio che conta anticipando la notizia dello stanziamento di cinque milioni di euro per la riqualificazione dello stadio Ceravolo.

Sergio Abramo ha quindi chiuso la convention con il suo intervento: «Quando feci il mio primo ingresso al Comune – ha detto –, Catanzaro era nota come la città delle incompiute. Abbiamo dimostrato di saper programmare lo sviluppo attraverso gli strumenti offerti dalla Comunità europea. Eppure oggi il Comune non ha la possibilità di riparare nemmeno una buca, affogato dai debiti delle partecipate. E’ necessario aggregare le risorse pensando ad un Piano strategico intercomunale, rivedere il sistema della mobilità, che non può supportare il progetto della metropolitana, progettare nuovi sistemi tecnologici per lo smaltimento dei rifiuti e per la gestione integrata delle reti idriche.

La mia attività di amministratore e di sindaco di questa città, che è stata rivoltata come un calzino, ha sempre avuto come obiettivo il bene della mia comunità. Della mia onestà fanno fede non le illazioni e i sospetti più volte usciti sulla stampa, ma le sentenze della magistratura che hanno spazzato via ogni dubbio. Per salvaguardare ancor di più il mio ruolo, abbandonerò la gestione delle mie aziende perché non intendo più essere messo in discussione».

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Author: Cristina

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