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«Giovino deve rendere concrete le proprie potenzialità turistiche per aumentare la ricettività alberghiera della città e dare forza ad un turismo familiare proveniente soprattutto dall’estero e da altre regioni, un tipo di turismo, questo, che fino ad ora non è riuscito a trovare spazio e a dare opportunità nel nostro territorio. Per fare ciò bisognerà, innanzitutto, recuperare tutto quello che era stato realizzato prima che il centrosinistra abbandonasse a se stessa anche questa parte vitale per la rinascita della città».
Lo ha detto Sergio Abramo che in questi ultimi giorni ha effettuato dei sopralluoghi nel quartiere marinaro e, in particolare, nella zona turistica di Giovino per valutare i possibili interventi da realizzare nel più breve tempo possibile per migliorare l’accesso e la disponibilità di parcheggi nell’area e valorizzare l’offerta proposta dagli operatori locali.
«Il quartiere marinaro si accinge ad affrontare una notevole crescita – ha detto – legata allo sviluppo del vicino polo direzionale del Corace e alla realizzazione delle grandi opere viarie, come la nuova statale 106 e la nuova strada provinciale di Germaneto, tutte opere che miglioreranno l’accessibilità di Catanzaro Lido e lo libereranno dal traffico soffocante dei mezzi pesanti. Bisognerà quindi migliorare l’accoglienza per ospitare anche parte della popolazione universitaria e degli operatori ospedalieri ed implementare le attività produttive legate soprattutto all’indotto che potrà generarsi grazie anche al rilancio dell’Area Magna Graecia già sede, nel corso della mia sindacatura, di grandi eventi capaci di attrarre migliaia di persone».
Abramo individua, poi, i possibili interventi strutturali che consentiranno di riqualificare il fronte mare della città: «Il lungomare a sud andrà prolungato sino all’area archeologica di Scolacium – ha continuato – ed a nord sino alla foce dell’Alli, spazio naturale di enormi potenzialità, il tutto attraverso il completamento del lungomare di Giovino, lasciato ormai da anni in abbandono.
Inoltre il porto peschereccio, da ultimare nel più breve tempo possibile, dovrà essere integrato dal nuovo porto canale che potrà essere realizzato alla foce dell’Alli; un progetto – ha detto Abramo -che era già previsto nel programma della mia seconda sindacatura e che può avvalersi di un contesto nel quale esistono ampi spazi per sviluppare, nel pieno rispetto delle specificità ambientali e paesaggistiche, attività di tipo alberghiero e turistico e iniziative a servizio dello sviluppo locale».
Se da una parte sarà indispensabile realizzare tutto ciò se si vuole puntare a potenziare l’offerta turistica del territorio, dall’altra Abramo non dimentica gli interventi più urgenti per migliorare la vivibilità del quartiere marinaro ridotta ai minimi storici dopo i cinque anni di governo del centrosinistra: «Il primo pensiero dovrà essere rivolto alla pulizia delle strade invase dai rifiuti e ai limiti dell’impraticabilità – ha concluso -, così come sarà importante procedere al ripascimento dell’arenile e al potenziamento dei servizi.
Chi, senza un minimo di cognizione di che cosa sia un’ amministrazione comunale o come essa possa creare le condizioni per lo sviluppo e il lavoro, promette progetti senza né capo né coda racconta sciocchezze. Dopo cinque anni di paralisi progettuale oggi Catanzaro deve riconquistare il ruolo e le funzioni di capoluogo, attraverso la visione di uno sviluppo basato sulle particolari vocazioni territoriali, riattivando quel percorso virtuoso che era iniziato con la mia sindacatura».
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