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Sergio Abramo ha incontrato ieri mattina i lavoratori della Fondazione Betania riuniti in sit-in presso Piazza Prefettura in attesa delle importanti decisioni provenienti da Palazzo Alemanni in occasione dell’incontro odierno tra la Regione Calabria, l’Asp di Catanzaro e la Fondazione Betania. Il tavolo istituzionale è stato convocato per discutere della drammatica situazione economica che vede la Fondazione Betania attendere da diversi mesi i pagamenti necessari per poter garantire la prosecuzione dell’assistenza ai tanti concittadini con gravi disabilità e la salvaguardia di oltre un centinaio di posti di lavoro.
Nei giorni scorsi Abramo era già stato ospite presso la sede del Centro socio riabilitativo diurno “Perseo” della Fondazione Betania, nel quartiere Corvo, per ascoltare le richieste di famiglie ed operatori che quotidianamente prestano servizio di assistenza per decine di persone con diversi gradi di disabilità. Già in quella occasione il candidato a sindaco aveva garantito il massimo impegno per scongiurare il rischio di un’eventuale sospensione del servizio che sicuramente pregiudicherebbe in modo grave il percorso di cura e di riabilitazione avviato da diversi anni a questa parte.
Al termine dell’incontro che ha avuto con il Direttore generale del Dipartimento della Presidenza della Giunta regionale, il presidente di Fondazione Betania, don Biagio Amato, ha raggiunto i lavoratori per aggiornarli sui contenuti della riunione, affermando che il presidente Scopelliti ha manifestato la volontà di stanziare l’ulteriore parte della copertura di spesa necessaria per garantire la continuità dell’attività assistenziale.
Lo stesso Amato ha, inoltre, aggiunto che, all’inizio della prossima settimana, sarà messo a punto il contenuto delle delibere con cui sarà consentita la proroga dell’attività fino a fine anno. Abramo, che ha seguito da vicino l’evolversi dell’incontro, ha quindi commentando positivamente le ultime evoluzioni della vicenda, ha detto: «E’ impensabile che una struttura come Fondazione Betania possa chiudere perché – ha continuato Abramo- non esistono alternative in grado di garantire gli stessi standard assistenziali. Per questo motivo non posso che dare atto al Presidente Scopelliti della decisa volontà di mantenere l’attuale struttura residenziale tutelando così anche i posti di lavoro di tutti gli operatori.
Con la riunione di oggi – ha detto ancora Abramo – si è registrato un ulteriore passo in avanti verso la definitiva risoluzione, nell’ambito del settore socio-assistenziale, delle problematiche relative alle strutture accreditate di tutta la regione. Sono sicuro che, in questo percorso, Fondazione Betania vedrà riconosciute le proprie istanze avendo, ormai, dimostrato nel tempo di essere una vera struttura d’eccellenza per il nostro territorio».
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