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«Negli anni della sindacatura Abramo la città di Catanzaro ha vissuto la sua stagione più felice. Oggi il governo che verrà dovrà ripartire dal fallimento delle precedenti amministrazioni del centrosinistra che hanno distrutto il patrimonio di vivibilità della città. Con Sergio Abramo Catanzaro potrà scoprire nuove progettualità per l’immediato futuro e riprendere il cammino interrotto».
Con queste parole Aldo Costa, candidato al Consiglio comunale nelle file della lista “Catanzaro con Sergio Abramo” messa in campo dalla coalizione di centrodestra nelle prossime amministrative, ha salutato i suoi sostenitori nella sala convegni dell’Hotel Palace di Lido in occasione della presentazione ufficiale della propria candidatura. Costa, già direttore generale della Fondazione Politeama, ha evidenziato il percorso virtuoso che nel recente passato aveva visto la città capoluogo porsi come faro amministrativo e culturale per l’intera Calabria: «Negli anni in cui Sergio Abramo è stato sindaco – ha detto – Catanzaro ha vissuto il punto più alto della sua storia culturale.
Il Politeama, nonostante fosse il teatro più giovane della Calabria, era riuscito a distinguersi per la qualità della programmazione e a porsi allo stesso livello delle maggiori realtà italiane ponendo le basi per una proficua attività di produzione. Lo stesso Complesso San Giovanni, inaugurato nel corso della sindacatura Abramo, aveva ospitato le più grandi mostre dedicate a Cefaly, Mattia Preti, Mimmo Rotella. Oggi, dopo anni di cattiva gestione, bisogna riprendere in mano i nostri contenitori culturali attraverso una strategia sinergica necessaria per riconquistare il ruolo di guida per l’intera regione».
Alla presentazione ha preso parte anche l’ex assessore comunale Andreacchio che ha ricordato l’esperienza maturata al fianco di Sergio Abramo lanciando un messaggio limpido e preciso: «Quella giunta è passata alla storia perché è stata onesta, retta e laboriosa». Il candidato a sindaco ha, quindi, concluso l’incontro con un pensiero rivolto all’immediato futuro: «Voglio ringraziare la squadra – ha detto – che mi permise di rivoltare come un calzino quella che era stata definita la città delle incompiute.
Con gli uomini giusti in ogni settore eravamo riusciti a mettere in moto una macchina in grado di far uscire la città da uno stato di stallo durato diversi anni. Oggi la città rivive la stessa emergenza e ha bisogno di una guida forte ed autorevole in grado di governare tutti i processi e di rilanciare la programmazione che si è fermata durante gli anni del centrosinistra».
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