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Il nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Catanzaro ha eseguito un provvedimento di sequestro e confisca, previsto dal nuovo codice antimafia, su un complesso di beni per un valore di circa 25 milioni di euro.
Il decreto di sequestro e contestuale confisca riguarda la cosca egemone dell’area ionica soveratese.
Una ‘ndrangheta imprenditoriale che nel basso ionio soveratese controlla diversi settori economici, dal vecchio business dei boschi, al nuovo e più redditizio mercato del turismo, passando attraverso il sempre florido traffico di stupefacenti.
Nel dicembre del 2011, esponenti di rilievo della cosca sono stati tratti in arresto nell’ambito dell’operazione di polizia denominata “Showdown”, che ha consentito di delineare i compiti, i ruoli e le responsabilità degli affiliati, soprattutto in relazione ai numerosi fatti di sangue verificatisi negli ultimi anni nella zona del basso ionio catanzarese e passati alla cronaca con l’appellativo di “faida dei boschi”.
Le indagini patrimoniali condotte dalle fiamme gialle hanno evidenziato una netta sproporzione tra i beni risultati nell’effettiva disponibilitàrispetto ai redditi dichiarati e alle attività ufficialmente svolte.
I beni complessivamente confiscati riguardano quote societarie, tre complessi aziendali (comprendenti un villaggio turistico), due fabbricati e un terreno, ubicati in provincia di Catanzaro, sei autovetture e diverse disponibilità bancarie e finanziarie, per un valore di circa 25 milioni di euro.
Recentemente, sempre la Guardia di Finanza di Catanzaro aveva provveduto a sequestrare, nello stesso ambito, beni per un valore di circa 1,5 milioni di euro, frutto di attività estorsiva con metodi mafiosi.
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