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L’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri e il direttore della Fondazione “Giovanni Agnelli” di Torino Andrea Gavosto, hanno sottoscritto, oggi, nella sede dell’assessorato di Via Molè, un protocollo d’intesa che – riferisce un comunicato della Giunta regionale – prevede la verifica sulla capacità delle scuole secondarie superiori calabresi di preparare gli studenti all’ingresso nel mondo del lavoro e al percorso universitario.
“Il Presidente Scopelliti – ha detto Caligiuri – ha posto la scuola al centro delle politiche di governo nella piena convinzione che una formazione di qualità rappresenti la strada migliore per la crescita culturale, economica e democratica della nostra regione”.
“La Calabria – ha evidenziato Gavosto – è la prima regione del Sud Italia che affida ad un organo di valutazione indipendente l’analisi della qualità della formazione secondaria superiore. Analoghe esperienze sono già state sperimentate, ma l’accordo firmato con la Regione Calabria va maggiormente in profondità perché per la prima volta si integra la valutazione degli esiti universitari ai risultati nel mondo del lavoro. È la prima volta – ha ribadito il direttore della Fondazione – che in maniera scientifica si analizza la qualità formativa di licei e istituti professionali”.
Quello sottoscritto oggi tra l’assessorato alla Cultura e la Fondazione “Giovanni Agnelli” è un progetto innovativo che prevede di esaminare, in particolare, l’andamento degli studenti calabresi nel primo anno accademico nelle università calabresi e fuori regione. I dati raccolti dalla fondazione torinese serviranno per realizzare una valutazione complessa e approfondita del sistema della formazione calabrese, così da migliorarne in modo sensibile la qualità.
“Un’analisi che – secondo l’assessore Caligiuri – restituisce due importanti indicatori sulla qualità della formazione calabrese. Da una parte si individuerà con puntualità la qualità formativa di ogni scuola superiore, attraverso una precisa graduatoria; dall’altra si analizzeranno le prestazioni degli studenti nel primo anno di corso nelle università calabresi e nazionali, tenendo conto che il 40% dei giovani calabresi studia fuori regione”.
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