Catanzaro, scoperta frode da 5 Mln di euro

guardia di finanza

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Continua l’impegno del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Catanzaro a contrasto delle illegalità economiche.

L’attenzione delle Fiamme Gialle si è concentrata sui finanziamenti comunitari e nazionali percepiti dalle aziende per quanto attiene al titolo di possesso dei terreni destinati ad usi agricoli, coltivi o di allevamento, considerato che gli aiuti economici pubblici vengono erogati anche in ragione delle aree effettivamente utilizzate a tali scopi.

Le indagini, durate oltre due anni, hanno coinvolto quasi 300 imprenditori, nonché 5 centri di assistenza agricola operanti tra Catanzaro e Lamezia Terme, a cui gli stessi agricoltori si appoggiavano per l’istruttoria delle pratiche relative alle richieste di finanziamento pubblico.

I controlli eseguiti e le investigazioni svolte hanno consentito di scoprire diverse violazioni penali e/o amministrative connesse alla mancanza dei requisiti necessari a poter usufruire dei suddetti benefici economici. Le principali irregolarità accertate hanno riguardato l’inserimento nelle domande di finanziamento di terreni per i quali è risultato mancare il regolare titolo di possesso o di conduzione agricola.

Si è trattato, nei casi più gravi, di aree appartenenti ad enti pubblici ovvero oggetto di esproprio, in altre circostanze di terreni acquisiti ed utilizzati in forza di contratti falsi, talvolta riportanti anche firme a nome di persone defunte. Ancora, tra le aree oggetto di agevolazione economica sono stati rilevati terreni confiscati alla criminalità organizzata ovvero appartenenti a persone sottoposte a misure di prevenzione antimafia.

Diverse, poi, le irregolarità di minor rilievo, connesse all’illegittimità del titolo di possesso dei terreni agevolati oppure alla mancanza di requisiti di carattere formale nell’ambito delle istruttorie di finanziamento.

Nel suo complesso, l’attività svolta ha consentito di segnalare agli organismi preposti aiuti economici indebitamente percepiti per quasi 5 milioni di euro, nonché connesse sanzioni amministrative per oltre 4 milioni di euro. In relazione alle violazioni rilevate, sono stati denunciati alla competente autorità giudiziaria oltre 70 soggetti per ipotesi di reato, a vario titolo, di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, indebita percezione di finanziamenti, falso e abuso d’ufficio.

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