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La cara amica Giusi Verbaro ci ha, improvvisamente, lasciato.
Con costernazione apprendo della grave perdita della poetessa ed intellettuale catanzarese conosciuta ovunque in Italia.
Giusi è stata una donna dinamica, direi anche travolgente, per le numerose attività svolte. Catanzaro perde una persona di qualità, che è stata sempre, amandola, legata alla città. Sarà certamente e adeguatamente onorata dalle istituzioni cittadine e per prima dal Comune.
Giusi è stata donna anche impegnata nel sociale e nel mondo dei progressisti. Ora sarà giusto raccogliere le sue opere e offrirle per sempre alla conoscenza della città e della Calabria.
La saluto, con tutto il dispiacere del momento, riportando un verso estrapolato da una sua poesia compresa nella raccolta L’isola:
“ Le esistenze che abbiamo condiviso
e le voci che chiamano, ora tenere
ora alterate in moniti sommessi, è questo
che ci chiedono: che ogni cosa
ritorni alla sua foce
e tra la morte e il sonno
la parola sia viaggio, sia ritorno.
Sabatino Nicola Ventura
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