Satriano Marina, nata seconda comunità “Emmaus” del Sud

evento Satriano

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La “sana testardaggine” dell’Abbè Pierre – e di quanti, dopo di lui, hanno proseguito con la sua opera a favore degli ultimi e dei diseredati – ha portato alla diffusione delle comunità “Emmaus” in tutti i paesi del mondo. L’ultima “nata” è quella di Satriano Marina, grazie alla caparbia del Gruppo Emmaus di Catanzaro, guidato da Mariaconcetta Infuso, ed al sostegno della storica comunità di Firenze: dopo Palermo, quindi, “Emmaus Italia” ha inaugurato in provincia di Catanzaro la sua seconda struttura al sud, e l’ha fatto con lo stile sobrio che caratterizza i suoi operatori e volontari, anche se all’importante appuntamento non hanno voluto mancare il presidente nazionale Franco Monnicchi, il responsabile di Emmaus Firenze, Graziano Zoni, ed il fondatore di “Libera” e del “Gruppo Abele”, don Luigi Ciotti.

Quest’ultimo, in particolare, chiamato sul palco dal conduttore Domenico Gareri, ha snocciolato numeri impressionanti: quattro milioni e mezzo sono le persone che vivono in povertà assoluta, otto quelle in povertà relativa, due milioni e trecentomila i giovani che non studiano e non lavorano, sei milioni gli analfabeti di ritorno. Con questi dati, dove pensa di andare un Paese che siede tra le grandi potenze del mondo? E soprattutto, pensa di delegare per sempre agli altri la risoluzione del problema della povertà?

Esiste una sproporzione enorme tra giustizia e solidarietà – ha dichiarato don Ciotti con la sua proverbiale incisività – Noi non vogliamo essere i “delegati” e permettere a chi di dovere di non occuparsi di coloro che chiedono rispetto, dignità e riscatto dal bisogno. La vera ingiustizia non risiede nella disuguaglianza sociale ma nella non condivisione: del resto, è lo stesso Papa Francesco che ci ricorda che siamo chiamati a prestare ai poveri la nostra voce, e ad accogliere la misteriosa sapienza che Dio vuole comunicarci attraverso loro.

Un po’ quello che si fa nelle comunità Emmaus, in cui le persone che vivono un disagio vengono accolte e diventano protagoniste del loro riscatto sociale, attraverso il recupero del materiale usato che viene poi esposto nel mercatino solidale: e l’ampio mercatino, a Satriano Marina, in località Martelli, è già fruibile, attraverso l’esposizione di mobili, vestiti, scarpe ed oggetti donati in buono stato. Le comunità Emmaus vivono di lavoro e di relazioni autentiche, non virtuali: qui, la gente “di strada”, esclusa dalla società, trova una casa e chi è disposto a darvi ascolto. Gli “irrecuperabili”, del resto, come teneva a precisare l’Abbé Pierre, non esistono. Esistono, però, le persone malate di “anoressia esistenziale” – ha concluso don Ciotti –  ovvero le persone sole, che vivono forse la peggiore delle povertà: la povertà di relazione, presente a tutte le età”. Non hanno voluto far mancare la propria vicinanza alla comunità nascente il sindaco di Satriano, Michele Drosi, il direttore del Centro Servizi al Volontariato della provincia di Catanzaro, Stefano Morena – che ha sottolineato come l’esperienza di Emmaus riveli come sia possibile trasmettere speranze superando le solite dinamiche assistenziali – ed il vicepresidente della rete di Associazioni Amiche, alla quale Emmaus di Catanzaro aderisce, Piero Romeo.

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