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«Un’agenda per la Calabria è possibile purché si ripristino alcune condizioni di base: una media qualità dell’ordinamento giudiziario e legale, una giusta dotazione infrastrutturale, un sistema sanitario efficiente, ma non sprecone, livelli scolastici validi a livello quantitativo e qualitativo».
Così il responsabile del coordinamento regionale di “Fare per fermare il declino Calabria, e numero 2 alla Camera, Andrea Lanza ha aperto ieri sera, a Catanzaro, l’incontro di presentazione dei candidati del movimento fondato da Oscar Giannino. Alla manifestazione erano presenti Pietro Sainato, candidato al Senato, Stefano Veraldi, candidato alla Camera e Ugo Pirovano del Comitato di Catanzaro.
«Il cambiamento – ha continuato Lanza – potrà essere possibile in questa regione, solo a condizioni di agibilità politica, civica, economica e sociale. Questo implica l’accesso trasparente alle assemblee elettive a cui si accompagni un ricambio dei soggetti politici coinvolti a tutti i livelli, dalla Regione ai Comuni. Non solo ma occorre bloccare l’ingerenza “partitica” nelle nomine dirigenziali della pubblica amministrazione a tutti i livelli. Crediamo che solo privilegiando il merito e la trasparenza si possa, oltre che “fermare il declino” recuperare sul piano della legalità, credibilità, sviluppo e
fiducia il dislivello che separa la nostra da altre realtà del Paese.
Questo è possibile solo se ci si ritiene “cittadini sovrani” – ha aggiunto – in grado di vigilare sugli amministratori. Il nostro
impegno non è per noi, ma per le persone che amiamo, per i nostri figli, con l’ideale ambizioso di volere cambiare le cose nella nostra regione. Una sfida che è rivolta alla creazione di un contesto civile, sociale e del lavoro dove valga la conoscenza, cosa si conosce, e non le conoscenze, chi si conosce. All’interno di un programma liberale con un giusto livello di imposizione fiscale, a cui corrispondano servizi reali. Per il resto i cittadini possono coltivare i propri interessi
e generare risorse che lo aiutino a crescere e a contribuire al vivere civile».
Nei prossimi giorni, Fare per fermare il declino, promuoverà altre iniziative nelle rimanenti città calabresi per consentire ai cittadini il confronto aperto in vista delle elezioni di febbraio.
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