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“Si ritiene doveroso esprimere un sincero plauso a tutti gli attori istituzionali che si sono attivamente impegnati nel percorso di costruzione del nuovo sistema regionale della Sanità Penitenziaria”.
E’ il riconoscimento che il Ministero della giustizia, Dipartimento giustizia minorile, ha fatto pervenire al Direttore Generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, Dott. Prof. Gerardo Mancuso, a pochi giorni dalla definizione, in collaborazione con il Centro per la giustizia minorile per la Calabria e la Basilicata, del percorso socio-sanitario che dovrà garantire in maniera sinergica la tutela della salute e il recupero sociale dei minorenni entrati nel circuito penale.
Processo che ha portato in ultima istanza all’elaborazione del Progetto “Percorso socio-sanitario per la tutela dei minori e giovani adulti sottoposti a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria Minorile”, finalizzato alla tutela e alla protezione delle fasce più deboli e maggiormente vulnerabili poiché a maggior rischio di esclusione sociale.
“Una progettualità – riporta ancora la nota della Direzione Generale per l’attuazione dei provvedimenti giudiziari del Ministero della Giustizia – che implementa gli accordi già realizzati in materia di sanità penitenziaria e non può non trovare, nella scrivente Direzione Generale, una profonda condivisione, di certo risultato di una sinergia professionale ed operativa che lo connota come modello di eccellenza”.
Per il Direttore dell’Asp di Catanzaro “l’importante e autorevole riconoscimento è certamente motivo di soddisfazione, ancor di più se si considera che il protocollo sottoscritto consentirà di migliorare i servizi, le condizioni di salute e il recupero sociale dei detenuti, degli internati adulti e dei minorenni sottoposti a provvedimento penale, con azioni condivise tendenti a favorire il benessere psico-fisico e sociale, nel rispetto della dignità della persona”.
L’iniziativa si propone di fornire ai ragazzi che hanno commesso reati la possibilità di riconciliarsi con la comunità verso la quale è stato rotto il patto sociale, dando loro occasioni in cui poter sviluppare comportamenti produttivi e socialmente condivisi per cambiare la percezione propria ed altrui e ristabilire il giusto legame con il contesto di appartenenza, oltre che potenziare l’integrazione e la sinergia tra i settori sanitario-sociale-penale. In particolare l’Asp di Catanzaro si impegna, tra le altre cose, ad effettuare l’assistenza sanitaria ai detenuti mediante le prestazioni di personale sanitario e socio-sanitario adeguate alle esigenze e all’organizzazione degli Istituti e ad effettuare le prestazioni specialistiche secondo il calendario preventivamente concordato col direttore dell’Istituto.
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