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Abbiamo molto apprezzato l’articolo sull’emergenza rifiuti apparso ieri sulle pagine del Quotidiano della Calabria e non solo perché si tratta di un argomento molto caro al Movimento 5 Stelle, ma anche perché mette ben in luce le collusioni Ecologiche-Politiche-
Vorremmo, però, fare più luce riguardo ad un aspetto che nell’articolo non è stato affrontato e che riteniamo di fondamentale importanza ai fini della formazione di una coscienza critica sull’argomento. La questione può essere sintetizzata in una semplice domanda: se domani stesso finisce il commissariamento, gli enti locali possono gestire in maniera virtuosa le materie prime seconde che si sono raccolte?
Altrettanto semplice è la risposta: NO.
Nessun Amministrazione Comunale calabrese, infatti, potrebbe gestire i suoi rifiuti copiando sistemi virtuosi come Capannori o Vedelago semplicemente perché le nostre leggi regionali glielo impediscono. I due sistemi che abbiamo nominato, che sono il nostro fiore all’occhiello in Europa e nel Mondo, si basano sulla valorizzazione dei materiali raccolti mentre la nostra legge regionale prevede solo una valorizzazione energetica degli stessi (leggasi “incenerimento”), andando di fatto contro i dettami della Comunità Europea.
Queste tematiche sono costantemente omesse dagli organi d’informazione e dalle stesse associazioni ambientaliste locali che si limitano a protestare contro il Commissariamento, dalla scandalosa durata 15ennale, senza mai proferire parola in merito alla “vacatio legis” che al momento impedirebbe di fatto qualsiasi soluzione virtuosa in materia rifiuti alimentando il sistema Eco-Mafioso esistente.
In risposta a questa situazione, il Movimento 5 Stelle Calabria il 29 dicembre 2011 ha presentato, presso la Casa delle Culture a Cosenza, il suo “Piano Regionale sui Rifiuti” nel quale non solo vengono rappresentati i limiti della situazione odierna, ma sono anche tracciate le linee guida per la costruzione di una soluzione sostenibile, economicamente e ecologicamente, nel tempo. Lo stesso Piano, proprio per la vocazione regionale della tematica, è stato donato gratuitamente a tutte le amministrazioni che, su nostro invito, ne hanno fatto richiesta (Cosenza, Crotone, Prov. di Crotone, Marano Marchesato, S. Maria del Cedro, ecc.).
Vorremmo quindi che i giornalisti chiedano ai nostri Dipendenti Regionali (volutamente non diciamo rappresentanti) di legiferare in materia oppure, qualora abbiano difficoltà nel preparare un disegno di legge, di COPIARE le leggi già in vigore in Veneto o in Piemonte (che noi preferiremmo perché si tratta di una legge più all’avanguardia). In tal modo permetterebbero agli amministratori più lungimiranti di occuparsi, da soli o riuniti in consorzi, dei propri materiali incrementando così l’occupazione e risolvendo il problema rifiuti.
Ad oggi, tranne noi che siamo i “soliti demagoghi e populisti”, nessuno ha mai chiesto niente di tutto ciò ed il perché si evince da quello che avete riportato nel vostro articolo.
Vogliamo chiudere con un invito: al prossimo incontro con il governatore Scopelliti chiedete, anche facendo il nostro nome se volete, con quali regole, se domani mattina non ci fosse più il commissario, un’amministrazione comunale dovrebbe gestire i propri materiali se non vuole bruciarli in un inceneritore o buttarli in una discarica.
Noi sapremmo come fare, l’Europa sa come fare, ma i nostri dipendenti regionali secondo voi lo sanno?
Movimento 5 Stelle Calabria
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