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Vincenzo Marino, coordinatore del circolo PD di Pentone, ha presentato la sua candidatura alle primarie per la scelta del candidato a sindaco per le amministrative del 2014.
Ma ha invitato e ha dato la parola anche all’altro candidato, Domenico D’Agostino: un gesto non scontato di questi tempi. In questo senso, entrambi i candidati intendono cambiare rotta. Come ha sottolineato Vincenzo Marino, dalle primarie non emergerà «un uomo solo al comando»: il 20 ottobre i cittadini avranno la possibilità di scegliere un progetto – da costruire insieme – che punti al miglioramento di Pentone e frazioni. Al di là degli atavici personalismi.
A sostegno della candidatura di Vincenzo Marino, sono stati presenti amministratori, dirigenti e militanti del PD locale: tra gli altri, Chiara Macrì, Pasqualino Mancuso (coordinatore provinciale PD), Arturo Bova (sindaco di Amaroni), Domenico Giampà (segretario dei Giovani Democratici), Davide Zicchinella, Marco Gentile, Sebastiano Tarantino, Pietro Viapiana. Ha moderato la serata Michele Gigliotti (coordinatore del circolo di Simeri Crichi). Gli intervenuti, pur ringraziando e facendo un “in bocca al lupo” a entrambi i candidati, hanno espresso il proprio sostegno a Vincenzo Marino del quale hanno testimoniato la passione, le competenze, l’impegno sul campo, la capacità di individuare gli strumenti per raggiungere gli obiettivi comuni. Salvatore Scalzo ha fatto pervenire un messaggio di vicinanza e di augurio per un buon lavoro.
Vincenzo Marino ha deciso di scendere in campo per rompere con il passato e ridare centralità al territorio lavorando per obiettivi. Ambiente e territorio – da valorizzare e tutelare per inserire Pentone e frazioni in un percorso ambientale e culturale più ampio, sul modello di Amaroni e Sellia – definizione di regole di convivenza civile, centralità dei cittadini attraverso il bilancio partecipato, l’associazionismo, la costruzione collettiva di una nuova comunità: sono i punti di partenza di un programma da elaborare insieme. Scuola, lavoro, famiglia e servizi sociali, le priorità, da ampliare. Rispetto a questi punti, in passato, Vincenzo Marino ha fatto incontri sul territorio e ha proposto possibili progetti concreti. «Se credete alla mia idea di cambiamento fatto di sacrificio, lavoro passione – ha detto – sostenete non tanto la persona quanto il progetto». Ma Vincenzo Marino non esclude l’avversario politico: per lui, i candidati alle primarie non sono uno opposto all’altro, ma portatori di idee diverse. Ha ribadito, perciò, l’importanza della consultazione del 20 ottobre, che ha voluto fortemente. Questo strumento è il primo tassello verso la trasparenza e la partecipazione: un’opportunità da non perdere
Anche Domenico D’Agostino ha rimarcato l’importanza delle primarie che, secondo lui, per la prima volta offrono l’opportunità di esprimere il proprio pensiero. E di mettersi in gioco per dare l’idea di un cambiamento nel paese, di una politica rispettosa dell’avversario, fatta senza scontrarsi. Per Domenico D’Agostino, al di là di chi vincerà, è necessario avere le idee chiare per far risalire il paese e per restituirgli l’armonia, parola che ritorna più volte nel suo breve intervento. Invita i presenti a votarlo o a votare chi ritengano, per il cambiamento. Secondo D’Agostino, il paese ha bisogno del nuovo e dell’occhio lungo.
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