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L’incontro per la presentazione del libro “La Penisola dei Tesori” del giornalista Agostino Perri si è tenuta, nell’IPSIA di Catanzaro, lunedì 23 novembre ed è stato organizzato dall’associazione “Universo Minori” presieduta da Rita Tulelli.
“La Calabria, uno scrigno di tesori” ha affermato Rosanna Bergamo durante l’introduzione alla presentazione del libro.
Il tavolo dei relatori era costituito dal prefetto di Catanzaro Luisa Latelli, il presidente dell’Amministrazione provinciale Enzo Bruno, l’assessore comunale all’istruzione Fabio Talarico, il fondatore dell’associazione “Risveglio ideale” e consulente parlamentare antimafia Angela Napoli, il dirigente scolastico dell’IPSIA Francesca Bianco, il vice direttore dell’Ufficio beni culturali ecclesiastici della diocesi Locri-Gerace Giorgio Metastasio, il dottore in legge Marco Lamanna e l’assessore comunale alla cultura di Magisano Salvatore Tozzo. L’autore era accompagnato dall’editore Roberto Laruffa.
“Il volume – ha affermato Tulelli – svela le bellezze nascoste a volte anche a noi residenti”.
“Se – ha eveidenziato Francesca Bianco – vogliamo che nessuno vada via dalla nostra Terra, bisogna prima di tutto amarla. E per amarla l’unica via sono le conoscenze”.
A rafforzare la tesi, il prefetto di Catanzaro Latella: “Il volume parla al positivo non per nascondere il negativo, bensì per aumentare l’amore per una Calabria che troppo spesso diciamo di amare ma che non riusciamo a proteggere”.
“La nostra regione – ha affermato il presidente della Provincia Bruno – ha numerosi problemi che nel libro emergono con una certa delicatezza. I valori che lancia il volume aiutano a non piangersi addosso, ma a combattere per una Calabria migliore”.
“Per inventare qualcosa di buono – ha invece ribadito l’assessore comunale all’Istruzione Fabio Talarico – necessita manifestare interesse ogni giorno e in ogni piccolo gesto”.
Angela Napoli, consulente parlamentare antimafia e fondatrice dell’associazione “Risveglio ideale”, ha definito il libro “un atto d’amore per la Calabria. L’autore fa emergere il bello pur nelle contraddizioni calabresi che sono tutte riportate. Mi auguro che “La Penisola dei Tesori” finisca nelle scuole perché insegna la Calabria in un modo coinvolgente, lineare e semplice”.
Ed è quanto si augura anche Laruffa, che ha evidenziato come “oggi manchi la figura del calabrese. Occorre un approccio mentale diverso per tirar fuori l’orgoglio, per questo bisogna studiare la Calabria nelle scuole”.
Da amante della storia, l’assessore comunale di Magisano Salvatore Tozzo ha evidenziato che la cultura è: “uno dei pochi settori che può far emergere la nostra calabresità”. Sulla stessa linea Lamanna, che ha sottolineato come il sapere “serve pure per attenuare i disagi sociali e superare le difficoltà”.
Gli interventi sono stati chiusi dall’autore Perri, secondo il quale “bisognerebbe trattare la Calabria come la propria consorte o parente. Solo così non le faremmo del male e denunceremo ogni minimo sopruso. Ma a questa condizione possiamo arrivarci se la conosciamo. I tesori per lasciarsi sedurre sono tantissimi”.
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