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“Le polemiche che hanno coinvolto nei giorni scorsi la Protezione Civile regionale e il suo direttore, Carlo Tansi, sanno di un vecchio modo di fare politica che va oltre la semplice strumentalizzazione. Sono i fatti a dimostrare le qualità e la professionalità dei vertici di una struttura che negli ultimi mesi, che coincidono proprio con la nuova direzione, ha dato ampia dimostrazione di efficienza nella gestione dell’emergenza. E quella del dissesto idrogeologico è solo una delle tante emergenze ereditate dal presidente della Regione, Mario Oliverio”.
E’ quanto afferma il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno. “Ricordiamo quanto è accaduto il 13 febbraio scorso, quando si sono verificate abbondanti precipitazioni, ampiamente previste, che hanno determinato situazioni di grave criticità per frane ed esondazioni soprattutto sul territorio della provincia di Cosenza, ma senza conseguenze drammatiche – afferma Bruno -. Lo scorso mese di ottobre la provincia di Catanzaro è stata interessata da una alluvione che si è rivelata essere di carattere straordinario: un fenomeno che abbiamo affrontato senza conseguenze negative grazie alla attività di prevenzione svolta, ma che non ha lasciato il territorio indenne. Nella gestione delle criticità conseguenti a smottamenti e frane, che hanno determinato la chiusura temporanea di importanti arterie provinciale, abbiamo avuto al nostro fianco Carlo Tansi – dice ancora il presidente della Provincia di Catanzaro – che ci ha sostenuto con grande competenza nella celere soluzione delle problematiche emerse, per ridurre al minimo i disagi sulle nostre comunità. Il direttore della Protezione civile e i suoi uomini hanno moltiplicato gli sforzi per sopperire alle carenze strutturali di un servizio di importanza vitale per la nostra regione, così esposta ai rischi naturali. Cambiare un sistema che ha prodotto sprechi, ristrutturare un impianto sbagliato senza penalizzare il personale che lavora con impegno e passione, non è cosa semplice. Carlo Tansi – conclude Enzo Bruno – cerca di farlo rimediando agli errori del passato nella direzione del rinnovamento e della trasparenza, senza perdere di vista l’efficienza dovuta a tutti i calabresi che sanno di vivere in un territorio fragile. Gli sforzi dovrebbero essere uniti verso quell’obiettivo per il bene comune, e non in direzione ostinata e contraria con inutili diatribe a mezzo stampa”.
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