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La Comunità di San Michele Arcangelo di Platania (Cz), accogliendo l’invito della CEI rivolto a tutta la comunità cristiana in risposta ai vili attentati che hanno insanguinato Parigi, nel corso delle celebrazioni delle Sante Messe di Domenica scorsa, si è raccolta in preghiera in suffragio delle vittime e in segno di vicinanza fraterna ai feriti e alle loro famiglie, a coloro che sono accorsi in loro aiuto e per tutto il popolo francese così duramente provato.
«Ho provato un acuto dolore – sottolinea don Pino Latelli – nel vedere attraverso le immagini della televisione quanto la barbara violenza si è abbattuta sulla comunità francese: orrore e dolore. E’ stato un vile attentato contro la pace e tutta l’umanità che ha profondamente offeso le religioni del mondo e ha seminato dolore e morte. Il dilagare del terrorismo, però, non deve essere motivo di paura o disperazione, ma una occasione per riflettere sulla enorme follia e stupidità della violenza che distrugge la bellezza della umanità e per sentire un intenso bisogno di preghiera a Dio invocando che si manifesti Padre, che venga il suo regno di amore , di fraternità e di pace, che visiti con la sua grazia questa povera umanità per donare consolazione e speranza».
«Abbiamo elevato al Signore – sottolinea Maddalena Cimino, responsabile della pastorale del turismo religioso – la preghiera per le vittime, i familiari e tutto il popolo francese unendo la nostra voce alla voce di Papa Francesco e della chiesa italiana. Vorrei dire al Santo Padre, in quest’ora di incertezza e profonda sofferenza, che gli siamo profondamente grati per la sua vicinanza a coloro che sono nel dolore manifestata in questi giorni con la sollecita parola ma soprattutto con il linguaggio persuasivo e coinvolgente delle lacrime.
Santità – conclude la Cimino – nella sua preghiera e nelle sue parole, l’umanità, che sempre più si stringe con calore ed affetto intorno a Voi per sostenervi nella difficile ed importante opera di riforma della chiesa, trova motivo di aiuto e coraggio per riprendere a percorrere i difficili sentieri della speranza».
Ogni celebrazione, che ha lasciato ai fedeli un tempo di silenzio per la riflessione e la preghiera personale, si è conclusa con una preghiera comunitaria.
Lina Latelli Nucifero
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