Personale di Andrea Valencia per la Notte europea dei Musei Pramantha 2013

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Per la Notte Europea dei Musei 2013 del prossimo Sabato 18 MaggioPramantha Arte presenta la mostra personale di Andrea Valencia dal titolo AGITACIÓN Il cuore pulsante della politica, a cura di Maria Rosaria Gallo.

Dopo l’esperienza dello scorso anno – che ha impegnato l’artista nelle principali capitali europee con il Movimento Transnazionale di Disobbedienza Civile e l’ha vista protagonista di alcuni interventi in Pramantha – Andrea Valencia torna a Lamezia Terme con una mostra in cui – afferma il curatore – “il suo percorso conoscitivo, critico e dissidente giunge a maturazione”.
“Pittrice, performer, graffitista, videomaker e antropologa – specializzata in antropologia visuale e studi di genere – Andrea Valencia è un’artista colombiana che utilizza l’espressione creativa per interrogare e decodificare la realtà storica cui appartiene ponendo particolare attenzione ai conflitti socio-culturali, ai processi di formazione identitaria e alle dinamiche di potere entro cui vecchi e nuovi modelli si contendono l’egemonia sui soggetti, restituendo un punto di vista originale che rifiuta l’attitudine al conformismo estetizzante dell’arte e rimette l’umano al centro della responsabilità dell’artista.
Nata a Cali (Colombia) nel 1973, Andrea Valencia si confronta con le grandi acquisizioni formali e intellettuali del XX secolo e intreccia la sua produzione artistica all’impegno civile e all’attivismo politico, promuovendo azioni di critica trans-femminista e lotta poetica nell’ambito di diversi collettivi.
Intesa alla lettera, la parola agitazione rimanda all’idea di movimento eccessivo e impietoso. Per la psiche è il turbamento della stabilità individuale quando razionalità e sentimento divergono. In ogni organismo o sistema è l’effetto di una eccedenza, di uno squilibrio o di una ingiustizia. In tema politico è la resistenza. Il riferimento storico è alla lotta dei popoli delle civiltà precolombiane contro gli effetti spodestanti del dominio eurocentrico.
Con 18 dipinti, 18 disegni e un video-documentario, l’artista intraprende un viaggio iconografico nella sua attualità. Un’attualità in cui istanze di agitazioni personali e sociali intersecano istanze di agitazioni storiche e globali. Un’iconografia contaminata e aperta dove gli elementi del passato ancestrale si mescolano e si sovrappongono ai caratteri del presente acquisito, mentre l’immagine prodotta prefigura l’affacciarsi di nuove realtà.
Mobilitazioni sociali, uomini e donne, corpi e posture, moltitudini, icone popolari, simboli e riti ancestrali sono i soggetti di una figurazione vibrante, definita da segni assemblati e colori marcati che si addensano nelle atmosfere grasse e imponenti della pittura e si liberano nella delicata leggerezza del disegno.
L’arte di Andrea Valencia scava nel profondo della memoria, mette in relazione immaginari differenti e opera una decolonizzazione simbolica che richiama i processi di decolonizzazione reale ribaltando la prospettiva dalla quale guardare la storia.
“Il tema fondamentale di Andrea Valencia è la libertà. La libertà del soggetto umano – indagata come possibilità – nella sua costitutiva e complessa natura di essere biologico e relazionale, nella sua contingenza di essere storico calato all’interno di un sistema che si autoproduce continuamente attraverso i suoi dispositivi, nella sua permeabilità di essere culturale che definisce la propria (e l’altrui) identità in termini di appartenenza, riconoscimento e misconoscimento. Il punto di vista e caleidoscopico: artista, donna, colombiana, migrante, cittadina del mondo. L’approccio è storico, fotografico, semiotico e genealogico. Nel suo mirino sono gli apparati del pensiero dominante e gli enunciati della storia ufficiale. Il metodo usato è l’alterazione creativa dei codici condivisi. La strada intrapresa è quella della lotta per la vita, che individua nel cuore la sua arma e nell’agitazione del cuore il punto critico del sistema che tende a respingere nella morte tutto ciò che non è funzionale alla sua egemonia”. (Testo tratto dalla presentazione di Maria Rosaria Gallo)

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Author: Cristina

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