Nocera Terinese (CZ), il Comune presenta l’incontro pubblico “Lacrime d’amianto”

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L’Amministrazione comunale di Nocera Terinese (Cz) in collaborazione con l’Associazione Calabria Radicale, sabato 4 dicembre presso l’auditorium Tchaikovsky dalle ore 17:00 terranno un incontro pubblico a cui hanno invitato a partecipare tutti i cittadini per parlare dei rischi connessi all’amianto.

Nocera Terinese come tutti i Comuni della Calabria non sono indenni dalla presenza di questo minerale pericoloso perché cancerogeno e massicciamente usato soprattutto per le coperture degli edifici (con lastre o tegole in eternit), ma anche da una serie di altri manufatti come le vecchie tubature dell’acqua in cemento-amianto o i cassoni dell’acqua fatti dallo stesso materiale. Già nel giugno scorso l’Associazione Calabria Radicale aveva presentato una relazione sull’amianto a un’assemblea molto partecipata alla quale avevano preso parte, fra gli altri, Parlamentari come Doris Lo Moro e Marco Pannella; “quel lavoro è proseguito” – afferma Marco Marchese, Segretario di Calabria Radicale – “e abbiamo elaborato le osservazioni fatte direttamente sul territorio locale incontrando la disponibilità dell’amministrazione e del Sindaco Luigi Ferlaino per fare da una parte utile informazione fra i cittadini, dall’altra per presentare proposte per soluzioni concrete volte a liberarci dalla presenza dell’amianto”.

“La situazione – continua Marchese – è preoccupante, ma non bisogna diffondere inutili allarmismi: è necessario che tutti conoscano i rischi connessi alla presenza di questi materiali e cosa bisogna fare per liberarsene”. “Quest’opera non è semplice da attuare soprattutto a causa dei costi (agli oneri per le bonifiche dei tetti, ad esempio, si aggiungono i costi per i loro rifacimenti), della mancanza di aiuti o incentivi economici provenienti dal pubblico e dalla complessità, in alcune circostanze, per la rimozione e la bonifica dell’amianto”.

“Questo non deve scoraggiare l’importante opera che può esser fatta dalle amministrazioni comunali e dalle Associazioni, ma anche a livello regionale è necessaria una spinta, la cui partenza è tutta politica (leggasi assegnazione di adeguate risorse finanziarie), per fare in modo che sia colmato il grave ritardo (18 anni) per il varo del piano regionale di smaltimento dell’amianto perché la nostra è una delle poche Regioni italiane ancora sprovvista di questo strumento che fissa gli obiettivi e assegna le necessarie risorse finanziarie; la discussione in queste settimane di una Legge Regionale sullo smaltimento dell’amianto è profondamente inadeguata rispetto alle necessità tanto che ho l’impressione che i legislatori regionali non siano pianamente consapevoli del problema”. “Tuttavia confido – conclude Marchese – che alla fine la Regione riesca a fare la sua parte, come noi, anche in qualità di semplice Associazione, stiamo facendo da tempo e con la speranza di essere imitati da tante altre realtà associative ambientaliste e non”.

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Author: Consuelo

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