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Domani, giovedì 29 ottobre, alle ore 10.00, una folta rappresentanza di emodanneggiati provenienti da tutta la Calabria, e riunita in un’associazione di nuova costituzione, si ritroverà davanti alla Cittadella regionale per manifestare la propria esasperazione, aggravata dallo stato di ingiustizia che il mancato pagamento dei ratei della legge 210/92 determina da troppo tempo, ormai.
I diritti degli emodanneggiati, riconosciuti a tutti i livelli, anche europeo, vengono puntualmente disattesi in Calabria, visto che da tempo non viene corrisposto il sussidio, pari a poco più di 500 euro al mese – che per la maggior parte di queste persone, che hanno perso il lavoro o la possibilità di avere una vita sociale, rappresenta l’unico mezzo di sostentamento.
Gli emodanneggiati, ai quali lo Stato italiano ha procurato un danno non quantificabile e perenne, a seguito di una trasfusione con sangue infetto, vogliono essere considerati, e ricevuti da dirigenti e politici – dal Governatore Oliverio in primis – che possano finalmente risolvere la loro vergognosa situazione con il pagamento degli arretrati dei ratei e della loro rivalutazione.
La loro è una manifestazione di protesta, ma comunque pacifica, ed è tesa anche a calmare gli animi di quanti, arrivati al limite della sopportazione, minacciano di fare uso di siringhe con sangue infetto per ottenere la debita attenzione.
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