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“In merito all’evento pluviometrico del 19 novembre 2013 che ha interessato il versante Jonico della nostra regione e, tra le altre, la città di Catanzaro, si precisa che l’unico ente istituzionalmente preposto alla raccolta e alla fornitura dei dati climatici in Calabria, soprattutto ai fini di Protezione Civile, è il Centro Funzionale Multirischi (CFM) dell’ARPACAL, derivazione diretta dell’Ufficio Idrografico e Mareografico del Compartimento di Catanzaro già facente parte dei Servizi Tecnici Nazionali”.
E’ quanto dichiara in una nota l’ing. Raffaele Niccoli, direttore del Centro Multirischi dell’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente della Calabria (ARPACAL), ricordando che il centro “attualmente accreditato come Centro Operativo della rete nazionale dei Centri Funzionali di Protezione Civile, gestisce l’intera rete di monitoraggio meteorologico ufficiale della Regione Calabria”.
“A riguardo dell’evento del 19 novembre scorso – prosegue Niccoli – risulta, dalle misurazioni effettuate, che dalle ore 0:00 alle ore 24:00 del 19 novembre, i valori più alti di precipitazione in Calabria sono stati registrati dai pluviometri di: Cirò Marina (214.8 mm), Petilia Policastro (206.4 mm), Albi (200.8 mm), Cotronei (192 mm), Serra San Bruno (183 mm), Soveria Simeri (179.8 mm) , Petronà (174.8 mm), Cerenzia (169.8 mm), Catanzaro – Sant’Elia (164 mm), Catanzaro (140.4 mm).
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