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Ogni giorno in Italia 1.000 persone ricevono una diagnosi di tumore; negli ultimi anni la mortalità è scesa di circa l’1% ogni anno, mentre stiamo assistendo a un aumento costante, circa il 3% ogni anno, del numero di prevalenti, ovvero di persone vive dopo una diagnosi di cancro, che ad oggi in Italia sono oltre 3 milioni, circa il 5% di tutta la popolazione. Questi progressi sono legati agli avanzamenti ottenuti in ambito di prevenzione, diagnosi, terapia e assistenza.
In Calabria sono oltre 80.000 le persone vive dopo una diagnosi di cancro e il numero stimato di nuove diagnosi nel 2016 è di circa 10.400. I pazienti oncologici vivono di più e sono diventati pazienti cronici, con una domanda sanitaria crescente legata a follow-up, diagnosi e trattamento delle recidive, gestione degli effetti collaterali a lungo termine dei trattamenti antitumorali. La cronicità insieme ai costi dei farmaci oncologici innovativi contribuiscono ad alimentare un problema di sostenibilità per il Servizio Sanitario Nazionale, che sfocia a volte in carenze nell’assistenza e cura dei pazienti oncologici, caratterizzate da disomogeneità a livello regionale. E proprio per contribuire a migliorare assistenza e cura dei pazienti oncologici è nato nel 2014 il progetto “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere”, iniziativa di “Salute Donna onlus”, a cui hanno aderito altre 12 associazioni impegnate nella tutela dei diritti dei pazienti oncologici ed ematologici.
A Catanzaro, ieri, è iniziato il percorso di costituzione del secondo intergruppo consiliare interpartitico per la lotta al cancro, sull’esempio di quanto già realizzato in Lombardia lo scorso 22 novembre, intergruppo che nascerà in seno al Consiglio regionale della Calabria con l’obiettivo di facilitare la ricerca di soluzioni per le maggiori criticità dell’assistenza oncologica della regione. Per illustrare la necessità di questa iniziativa all’incontro sono intervenuti Annamaria Mancuso, presidente di “Salute Donna Onlus”, promotrice dell’iniziativa, per la quale “la formazione di un intergruppo consentirà alle associazioni di lavorare con le istituzioni regionali per trovare insieme la strada migliore per creare un’assistenza di qualità a favore dei pazienti e delle loro famiglie”, Sinibaldo Esposito, vice presidente della Commissione “Sanità, attività sociali, culturali e formative” della Regione Calabria, e Arturo Bova, presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta, che hanno sposato gli obiettivi del progetto e accolto con grande entusiasmo la richiesta delle associazioni di costituire l’intergruppo consiliare. Molti gli interventi all’incontro catanzarese. Bernardo Bertucci, Direttore facente funzioni della Radiologia Diagnostica nell’ Azienda ospedaliera di Catanzaro ‘Pugliese Ciaccio’, ha sottolineato come sia “importante che le prestazioni sanitarie e le risorse vengano erogate in maniera uniforme ed equa sul territorio in modo da evitare che si creino disparità di trattamento” e quanto sia essenziale “la presenza di un modello organizzativo preventivo e assistenziale oltre a servizi ispettivi di controllo sulla qualità delle prestazioni erogate”. Rosalbino Biamonte, Dirigente I livello, U.O.C. Oncologia Medica, Azienda ospedaliera di Cosenza, membro Comitato scientifico nazionale Salute Donna onlus e della Commissione tecnico-scientifica del progetto ha evidenziato come “la Calabria sia penalizzata da un’elevata migrazione e da noi, come a livello nazionale, la spesa sanitaria per l’oncologia è in crescita costante. Tutto questo rende necessarie un’adeguata programmazione degli interventi e approcci terapeutici appropriati”. Per Arianna Cosentino, Responsabile scientifica Salute Donna onlus per la sede di Catanzaro e membro Comitato scientifico nazionale Salute Donna onlus, “l’intergruppo consiliare regionale potrà lavorare perché finalmente le strutture sanitarie oncologiche calabresi comunichino tra loro, con i pazienti e le loro famiglie”. Dello stesso avviso Massimiliano Donato, Responsabile Gruppo AIL pazienti malattie mieloproliferative croniche philadephia negativo, “l’organo dovrà impegnarsi per l’organizzazione della rete oncologica ed ematologica, l’attivazione del Registro tumori, che nonostante vi sia una normativa non è mai partito, e la facilitazione dell’accesso ai farmaci innovativi”.
E sei i bisogni e i temi che l’intergruppo dovrà affrontare sono numerosi, per Salvatore Palazzo Salvatore Palazzo, Direttore U.O.C. Oncologia medica, dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, e membro del Comitato scientifico zazionale Salute Donna onlus, la priorità è l’attuazione della rete oncologica calabrese “a cui lavoriamo da oltre un anno e mezzo e per la quale abbiamo ottenuto una delibera, ma sul piano operativo non c’è ancora nulla di concreto”. Antonio Gallucci, già Direttore sanitario dell’Azienda ospedaliera di Catanzaro ‘Pugliese Ciaccio’, infine, si è dimostrato convinto che l’intergruppo regionale si rivelerà uno strumento utile per le Aziende sanitarie della Calabria che “devono potenziare l’innovazione (nuovi farmaci, tecnologie) e le risorse umane (nuove figure professionali come psiconcologi, case manager) al fine di completare il percorso di cura e renderlo più fruibile”.
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