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Egregio Signor Questore,
vogliamo rappresentarLe, quale espressione di un Sindacato di Polizia non settoriale ma rappresentativo degli interessi generali dei Poliziotti appartenenti alle diverse articolazioni della Questura, dei Commissariati, delle Specialità, e quindi di tutte le componenti del lavoro in uniforme, quanto grave stia assumendo la gestione dei servizi ordinari in questo particolare momento storico, una gestione che deve fare i conti con l’esiguità delle risorse e il mancato turn over. Se, oltre ai danni provocati dai nostri “amati tecnici” del Governo, si unisce la beffa, nel nostro caso rappresentata da una mancanza di attenzione sensibile verso alcuni “gangli” fondamentali della Polizia di Stato catanzarese, allora sì che possiamo giungere ai paradossi, al ridicolo, alla stasi dei settori se non al loro annichilimento.
A nostro parere la difficoltà primaria della gestione dei servizi ordinari, i cui affanni e le cui incertezze, si riflettono a cascata su tutta la conduzione della Questura, sta nell’essere considerato contenitore di risorse “di passaggio”, risorse che vengono distolte o reintegrate, a seconda delle esigenze che le Dirigenze prospettano in un’ottica, quasi sempre, egoista e certamente priva di oggettiva analisi generale. Non si assiste quindi ad una possibile distribuzione delle risorse umane tendente alla ricerca di equilibrio fra le singole articolazioni della Questura ma ad una approssimativa azione amministrativa finalizzata da un lato ad accontentare i gusti e le raffinate esigenze della Dirigenza, e dall’altro a venire incontro alle legittime esigenze del personale.
In buona sostanza quando una Questura è ridotta, nella sua Sezione Servizi, a mercanteggiare ogni giorno la disponibilità di un uomo per la copertura, a singhiozzo, di questo o quel Corpo di Guardia, a soprassedere alla turnazione di servizio del dipendente, a proiettarlo dal suo Ufficio di appartenenza, verso questo o quel servizio ordinario o emergente, verso la “garritta” o verso i C.A.R.A. o dei C.I.E. di mezza Italia, allora qualcosina non va, un quid che condiziona in negativo tutto il “Sistema Polizia” c’è, una stenosi di un’arteria principale che fa male a tutta la periferia esiste e va guarita.
Per sgombrare il campo da facili strumentalizzazioni dirigenziali, avezze più a ricercare fantomatici colpevoli che a scovare mali strutturali, nulla si può eccepire sulla qualità del lavoro messo in campo da parte del Personale della Sezione sul quale ricade un onere talmente elevato che nel prossimo futuro saranno previsti corsi particolari denominati “P.S. Potter” con fornitura per i corsisti di un kit munito di bacchetta magica, cappello a cilindro, formulario segreto, finalizzato alla stesura del servizio giornaliero.
Una situazione di tal genere provoca di fatto un sistema perverso a cascata su altri organismi della Questura, primo fra tutti l’U.P.G. e S.P.
I cinque Nuclei delle Volanti, previsti, sono ridotti, come si usa dire, all’osso, con circa 6 unità a Nucleo e continuano, oltre a svolgere le loro istituzionali funzioni, ad essere uno dei principali “tappabuchi” della Questura. Appare sempre più lontana l’ottica dell’operatività quando, per sopperire le esigenze della Sezione Servizi, il personale va destinato alla copertura dei Corpi di Guardia, quando addirittura si sopprimono turni o si depauperano piccole unità operative già programmate.
Vorremmo, Signor Questore, che l’impegno delle forze in campo sia ancora più equo e quindi facciamo il tifo per Lei quando vediamo i Suoi tentativi indirizzati a coinvolgere, presso il Corpo di Guardia del Polifunzionale, anche altri Colleghi impegnati in Uffici (per di più in molti casi, già ridotti pure loro “all’osso”) ma assistiamo anche a forti resistenze che mal si conciliano con la distribuzione dei carichi di lavoro. Un turno da coprire, in ausilio alle forze ordinarie, potrebbe contribuire a fare “gioco di squadra” in questi momenti di emergenza per tutta la struttura lavorativa.
Poi la mobilità in uscita dall’U.P.G. e S.P., purtroppo senza possibilità di ricambio (per mancanza di nuovi arrivi alla nostra Questura), appare davvero in contraddizione con le relative pretese di operatività e lasciano turni scoperti e senza possibilità di rimpiazzo.
Ma calandoci ancor di più nei particolari, Le diciamo che il parco auto con i colori d’Istituto per la “Squadra Volante” versa, come Lei ben sa, in condizioni paurose… Nove autovetture Alfa Romeo 159 vengono usate a ciclo continuo, senza parlare di alcune che quotidianamente vengono segnalate per guasti. Per sostituire la lampadina ad una Alfa 159, occorre smontare la batteria ed in alcuni casi altri pezzi meccanici posti nel vano motore,le auto sono costrette a fermarsi anche per un paio di giorni.
La mancanza dei Sottufficiali nei turni di Volante è forse lo specchio più fedele della situazione all’interno dell’Ufficio. Un tempo vi era anche la figura dell’Ispettore ma poi questa pare si sia estinta come fosse una specie assai rara.
Gli Operatori di Volante hanno certamente eccellenti capacità nel gestire gli interventi del 113 e nella partica di Polizia Giudiziaria per portare a compimento quanto gli viene richiesto, ma sembrerebbe opportuno che alla guida di ogni turno ci fosse quantomeno un Sottufficiale di riferimento, che coordinasse se non altro la gestione di alcuni interventi di particolare gravità per la tipologia di reato.
Inoltre si vuole evidenziare come i Sottufficiali impegnati nell’effettuare regolare turnazione di Volante, vengono impegnati alla ricezione delle denunce presso l’Ufficio della Questura ove non vi è la presenza del Sottufficiale perché trasferito in altro ufficio e mai rimpiazzato.
Per di più la gestione dell’Ordine Pubblico emergente per le Volanti viene poi affrontata in maniera del tutto blanda. Gli Operatori della Volante devono preoccuparsi di contattare personale dell’Ufficio Servizi di codesta Questura al fine del riconoscimento del trattamento di O.P. in sede, quando detto personale è stato comunque impiegato in manifestazioni di protesta improvvise e di O.P. fuori sede se si tratta di sbarchi di clandestini che spesso avvengono sul turno notturno di Volante. Come già accaduto, anche in tempi passati, l’O.P. viene espletato dagli Operatori delle Volanti sia nell’immediatezza ma anche nei giorni a seguire, senza la surroga del personale preposto.
In buona sostanza c’è bisogno di una maggiore tutela per coloro i quali rappresentano l’aspetto più evidente e quello maggiormente giudicato dal cittadino.
Un attenzione che oggi Le solleviamo e sulla quale ricerchiamo, con la maggiore sensibilità gerarchica, le giuste soluzioni, pronti ad un effettivo confronto che sicuramente, Signor Questore, ci concederà magari anche alla presenza di una rappresentanza dei Colleghi delle Volanti.
In attesa di un Suo riscontro, l’occasione è gradita per inviarLe cordiali saluti.
La Segreteria Provinciale del Co.I.S.P. di Catanzaro
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