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“Suggestioni Ebraiche” è il titolo scelto per l’importante evento musicale organizzato dalla Pro Loco di Serrastretta, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, nell’ambito delle attività di tutela, valorizzazione e promozione delle tradizioni e del patrimonio storico-culturale che da sempre contraddistingue l’attività e la natura stessa dell’associazione.
Il concerto si terrà sul centralissimo Corso Garibaldi a partire dalle 20 e 30 e costituisce un’occasione unica per accompagnare il pubblico presente in un avvincente viaggio tra le varie espressioni della musica popolare ebraica mescolate, per l’occasione e in esclusiva, alle sonorità tradizionali eseguite dal gruppo musicale di sassofonisti del luogo. Ebrei e cattolici, italiani e americani insieme per un messaggio universale di fratellanza fra popoli e culture e per promuovere dinamiche di interazione e dialogo tra le comunità che convivono nel nostro territorio.
Il violino di Angela Yael Amato, il violoncello di suo figlio Joseph Alexander Amato e un quartetto di sassofoni – composto da: Bruno De Santis sassofono soprano, Pino Caruso sassofono contralto, Francesca Pascuzzi sassofono tenore e Mattia Mazza sassofono baritono – daranno vita ad una inedita sintesi musicale spaziando tra la musica Sefardita e quella Kletzmer.
Per comprendere pienamente l’origine e il significato della musica popolare ebraica non si può prescindere dalle tormentate vicende storiche del suo popolo costituito da una moltitudine di comunità disperse in almeno quattro continenti e inevitabilmente segnato da due tendenze opposte: la volontà di autonomia e l’integrazione.
La musica Sefardita è tipica degli ebrei iberici che lasciarono la Spagna e il Portogallo più di 500 anni fa durante la Santa Inquisizione e racchiude in sé tutta la nostalgia per la lontananza sia dalla terra di Israele che da quella iberica. Chiare influenze ispaniche si fondono alle melodie arabe, turche e dell’intero Mediterraneo in una musica eseguita con tipici strumenti rinascimentali in cui spicca la prevalenza della voce femminile. La sonorità si accompagnava con la danza in questa musica intesa prevalentemente come attività ricreativa nelle case e nelle corti.
Diversa è la provenienze geografica e il significato della musica Kletzmer, che rappresenta invece la musica tradizionale degli Ebrei dell’Europa centrale e orientale (ebrei askenaziti) che negli ultimi secoli popolarono la Russia, la Polonia e parte della Germania, della Boemia e dell’Ungheria. Il repertorio musicale Kletzmer mescola e rielabora quindi elementi della tradizione slava, tzigana, balcanica e occidentale nella lingua madre degli ebrei askenaziti che è l’Yddish, nato dalla mistione tra l’ebraico e l’antico tedesco e arricchita da termini slavi. Prevalentemente strumentale e spesso in forma di preghiera, il canto Yddish è melodico, struggente e vibrante e ci parla di un popolo che ha vissuto dolore e sofferenze ma che al contempo non perde la speranza e non conosce l’odio.
L’occasione per realizzare questo evento di straordinaria rilevanza culturale è stata fornita dalla celebrazione del Bar Mitzvah del giovane Joseph Alexander Amato, che avrà luogo il giorno precedente nella sinagoga Ner Tamid del sud di Serrastretta dalla Rabbina Barbara Aiello. La religione ebraica ha sempre dato a tale rito un’importanza e una solennità fondamentale poiché questo momento (il compimento di 13 anni e un giorno per i maschi e di 12 anni e 1 giorno per le femmine) segna il passaggio dei ragazzi nell’età adulta; dopo il rito del Bar Mitzvah, essi infatti diventano responsabili per se stessi nei confronti della legge ebraica e sono ammessi a partecipare all’intera vita della comunità al pari degli adulti.
La rabbina Barbara Aiello è un’americana di origini italiane ed è la prima e unica rabbina riformata d’Italia. Da diversi anni a Serrastretta, paese di origine dei suoi antenati, ha aperto la sinagoga Ner Tamid del sud, la prima da cinquecento anni, e fondato il Centro per la ricerca e lo studio sugli ebrei in Calabria e in Sicilia.
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