Lamezia Terme, La Rinascita della chiesa di San Domenico

San Domenico a Lamezia Terme

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In un contesto intriso di emozioni e venerazione, la comunità cristiana di Nicastro si prepara a un momento straordinario: la riapertura della magnifica Chiesa di San Domenico. Questo gioiello di arte e architettura, uno dei più spettacolari in tutta la Calabria, sta per svelarsi nella sua antica grandiosità, dopo un meticoloso processo di restauro durato anni. L’occasione per questa rivelazione coincide con il 28° anniversario dell’ordinazione sacerdotale del venerato parroco, Don Antonio Brando, ed è un evento che sarà reso ancora più solenne dalla Celebrazione Eucaristica presieduta da Sua Eccellenza il Vescovo Serafino Parisi.

Questo segna un capitolo di rinascita per la Chiesa di San Domenico, grazie all’instancabile dedizione del parroco e all’abilità dell’architetto Luciano Maria Carmela. Il restauro è stato avviato nel 2022, sostenuto sia da fondi CEI (8 per mille) che dai fondi propri della parrocchia.

La storia di San Domenico è intrecciata con quella dei frati Domenicani e gli eventi che hanno plasmato il destino della comunità. La costruzione della chiesa è legata all’arrivo dei frati, che l’hanno costruita e ricostruita insieme al convento adiacente nel corso dei secoli.

L’architetto Luciano condivide che la storia di questa chiesa è una testimonianza vivente della storia di Nicastro, dall’originaria chiesa di S. Hospitaletto della SS. Annunciata al devastante terremoto del 1638, che ha richiesto una completa ricostruzione del complesso. La chiesa, eretta all’inizio del XVII secolo, è rimasta in uno stato primitivo per molto tempo, mentre il convento dei frati domenicani acquisiva importanza. Nel XVIII secolo, importanti modifiche hanno plasmato il convento e la chiesa, culminando nella configurazione architettonica e iconografica attuale tra il terzo e l’ultimo quarto del secolo.

Nonostante le sfide affrontate nel corso degli anni, la chiesa è rimasta un punto di riferimento per la comunità, persino durante gli eventi della prima metà del XIX secolo, che segnarono la fine dell’esperienza dei frati Domenicani a Nicastro. In seguito alla “eversione dell’asse ecclesiastico”, i religiosi furono allontanati e il convento e la chiesa furono acquisiti dal comune. La chiesa fu affidata a un prete per il mantenimento del culto, mentre il convento divenne scuola e successivamente caserma, tornando poi a essere una scuola fino a diventare l’attuale museo e bene culturale. Nel 1870, la Confraternita del Rosario propose una permuta all’amministrazione comunale per acquisire la proprietà della chiesa. Nel 1954, la chiesa divenne sede temporanea della Parrocchia della Madonna del Rosario. Nel 1967, la chiesa fu affidata all’Ordine dei Minimi, che la ha gestita per tre decenni. Dal 1997, il clero secolare ha assunto la responsabilità della chiesa, con l’attuale parroco, don Antonio Brando, che ha guidato con determinazione il processo di restauro.

I lavori effettuati nel corso del XX secolo dai frati minimi erano necessari per adattare la chiesa alle esigenze parrocchiali e per apportare modifiche liturgiche in seguito al Concilio Vaticano II. Tali interventi hanno comportato la modifica significativa del pavimento, la rimozione delle pedane degli altari laterali e dei tabernacoli, nonché varie modifiche all’area presbiteriale. Oggi, dopo un attento lavoro di restauro, la Chiesa di San Domenico si apre nuovamente al pubblico. La celebrazione di questa rinascita sottolinea non solo l’importanza storica e architettonica del luogo di culto, ma anche il forte legame tra la “chiesa” e la “Chiesa” della comunità lametina. La scoperta di tesori nascosti durante i lavori, come un grande sepolcreto sotto la pavimentazione e la perfetta conservazione della rifinitura settecentesca in marmorino bianco (attualmente non recuperabile per mancanza di fondi), aggiunge un tocco di meraviglia a questa straordinaria vicenda.

La Chiesa di San Domenico, custode dei riti di preghiera dei frati domenicani, è un faro di storia e fede nel cuore di Nicastro. La sua riapertura invita tutti a un viaggio nel tempo e nella spiritualità, celebrando la perseveranza di una comunità che ha saputo preservare il proprio patrimonio culturale e religioso.

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Author: Francesco Iriti

Storico Direttore di www.ntacalabria.it, ed ideatore insieme a Nino Pansera della testata ntacalabria.it, E' giornalista pubblicista dal 2008. Vive in Irlanda da circa 10 anni come Digital Marketing Manager, ma porta avanti il giornale con l'aiuto di vari collaboratori che hanno sposato il progetto di Ntacalabria.