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Non poteva terminare in maniera migliore, con il concerto dell’Orchestra Popolare Calabrese sul corso Numistrano il progetto A.M.A. Calabria volto al recupero ed alla valorizzazione del nostro repertorio musicale realizzato con le risorse regionali del Fondo Unico della Cultura Linea 3.
Aderendo alla proposta dell’associazione l’Assessore Mario Caligiuri ha voluto che l’ultimo dei cinque concerti previsti dal progetto, si tenesse a Lamezia Terme città sede dell’A.M.A. Calabria che con il territorio ha fortissimi legami. Ed è questo antico, forte e consolidato rapporto fra associazione e cittadini, frutto di circa 35 anni d’ininterrotta attività che ha dato valore a Lamezia Terme, si è ancora una volta giovedì sera rinnovato.
Sono stati, infatti, numerosissimi gli spettatori che hanno colto il senso della scelta dell’associazione di offrire il concerto alla città. Entusiasti e numerosi, nonostante l’orario della manifestazione fosse stato spostato per consentire la visione dell’emozionante partita Germania –Italia. E’ questa festa di musica si è arricchita della presenza di una consistente rappresentanza di cittadini rom, da sempre sensibili alla musica delle tradizioni popolari. Il loro esserci, come è giusto fianco a fianco agli altri cittadini, uguali fra gli uguali è la rappresentazione concreta di come la cultura sia uno degli strumenti più adatti e convincenti di solidarietà ed integrazione sociale.
Ben oltre la mezzanotte i componenti dell’Orchestra Popolare Calabrese entusiasticamente guidati dal M° Danilo Gatto hanno incantato per la maestria strumentale unita ad una non comune sensibilità musicale che ha trasportato quanti ascoltavano nell’affascinante mondo della musica popolare calabrese prepotentemente governato dal seducente ritmo della tarantella.
L’Orchestra Popolare Calabrese, nata come produzione originale del Festival Tarantella Power di Badolato (CZ), ha riarrangiato brani della tradizione e del patrimonio etnico (anche recente) mescolando timbri diversi, alla ricerca di un impasto originale ma sempre riconoscibile come suono e ritmo della Calabria.
E’ questa formula si è rivelata vincente sin dai primi brani E ra Jocca i petrhatunda brano ispirato ad una filastrocca di tema fantastico, Strina di Capodanno eseguito in coro alla maniera delle strine tradizionali e Damme lu cori tarantella cantata su un alternato tra voce solista femminile e coro e con il ritornello, tratto da una melodia popolare, affidato ai brass. Dopo l’ottima esecuzione di queste composizioni si è immediatamente creato un feeling fra il pubblico e gli interpreti tipico soltanto di quelle che, nell’ambiente, sono definite le serate performativamente magiche.
Con la tarantella Setti, setti, setti di forte impatto ritmico basato su un testo enumerativo ed un’ apprezzatissima interpretazione di Antonio Critelli e Federica Santoro e il pubblico è stato completamente sedotto e più di una coppia ha utilizzato l’emiciclo dell’arena per danzare la tarantella. Dopo Passeggera, ballata dal forte impatto ritmico con due assoli di organetto sostenuti dai brass e Leva Leva antico canto di pescatori di tonno, eseguito in modo responsoriale particolarmente degni di nota i due brani dedicati a Garibaldi, il primo eseguito prima in modo lento, con una base di sola lira e basso e la voce dolcissima di Sara Saladino applauditissima e l’altro dal pieno dell’orchestra, con assoli affidati alla pipita.
Prepotente e coinvolgente de Lu tirannu mbelenatu con una tarantella che parla degli effetti del morso della tarantola, alternata tra solista il grandissimo Bruno Tassone e coro e le melodie affidate alla sezione degli ottoni. Dopo La città del sole, composizione nella quale il testo, fortemente evocativo, è estrapolato dalla celebre opera di Tommaso Campanella intensi ed appassionati i brani dedicati alla memoria del grande musicista calabrese Piero Cusato, Curtara, Focu meu blues e rulla rulla. Con la vecchjareddha antico canto evocativo, di tema fantastico, il pubblico ha particolarmente apprezzato le voci delle due cantanti soliste Sara Saladino e Carmen Staiano cui è seguito il bellissimo il duetto tra la tra gaita spagnola e zampogna calabrese nei Cumpagni tutti dui.
Il concerto si è avviato alla sua parte finale dedica alcuni omaggi a grandi protagonisti della canzone italiana: Vendemmia giorno e notte, Nun te reggae più e Calabrisello Song. In questi ultimi pezzi tutta l’orchestra guidata da uno straordinario Danilo Gatto al tempo stesso conduttore ed esecutore, ha dato il meglio di se concludendo un concerto che non è stato solo una grande evento artistico ma anche una vera e propria festa popolare di musica.
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