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Purtroppo attraversare le frontiere, terrestri o marittime, vuol dire spesso vivere situazioni pericolose e rischiare la vita. Le rotte migratorie nel mondo sono punteggiate di fosse comuni e tombe. Sono luoghi in cui migliaia di persone scompaiono nel nulla ogni anno, lasciando i loro famigliari nell’angoscia dell’incertezza.
Il Mar Mediterraneo, frontiera naturale tra l’Europa e il Maghreb, antico luogo di incontro tra i popoli, è ora un cimitero marino. Il naufragio delle cosiddette “carrette del mare” è diventato la normalità, addirittura sotto gli occhi delle pattuglie della Nato. Negli ultimi 20 anni sono almeno 20 mila le persone che hanno trovato la morte nel Mare Mediterraneo. E di molti altre non si hanno notizie.
Per questo proponiamo, il prossimo 17 e 18 dicembre 2012, alcune iniziative per la difesa dei diritti umani dei migranti, rifugiati ed sfollati.
Il nostro programma prevede una serie di incontri con gli studenti di alcuni Istituti Superiori di Lamezia Terme con la presentazione del nostro progetto Sprar, alla presenza di operatori ed ospiti. Seguiranno degli incontri sul tema della Giornata con un pubblico più ampio che si concluderanno con un concerto che mescolerà la raffinata musica di Nour Eddine Fatty e Cataldo Perri, insieme allo Squintetto.
Carrette di mare, barche piene di speranze che spesso non arrivano a destinazione. All’arrivo a volte i sogni si infrangono in quel territorio che appariva ricco ed accogliente. Storie di migrazioni antiche e moderne, storie che ricordano i paesi abbandonati. La tarantella calabrese che dialoga e si sposa con lo Gnawa magrebino. Le storie, le leggende, i suoni, le speranze, i drammi della fame e delle guerre, le feste, gli strumenti tradizionali, i ritmi sono gli elementi dello spettacolo che ci offriranno Cataldo Perri, Nour Eddine Fatty e Lo Squintetto.
Gli incontri, ed il concerto di chiusura, vogliono ricordare l’antica comune matrice mediterranea tra noi ed i migranti del sud.
“Il sangue dei migranti non ha il colore della pelle, è rosso del dolore degli erranti della terra, il sangue dei migranti è un deserto infinito, un viaggio all’inferno per una specie di vita….”. In Carrette di mare si canta il dramma dei tanti fratelli che per inseguire un sogno di cambiamento e di speranze, troppe volte perdono la vita nel mare della civiltà e della storia. Le storie, i sogni, gli occhi di Mohammed, di Hamed, di Fatima sono gli stessi di Rocco, di Michele, di Giovanni (i nostri nonni che bussavano alle porte delle Americhe).
Memorie Mediterranee è un evento di impegno civile e politico che vuole contribuire a sconfiggere l’illegalità, il nuovo schiavismo, le mafie.
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