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Oggi Sabato 26 maggio, presso l’Auditorium del Parco della Centralità Locale con inizio alle ore 9,30, avrà luogo il convegno nazionale di studi La trasmissione della musica popolare nella tradizione e nell’età attuale, organizzato da A.M.A. Calabria e realizzato nell’ambito del Programma Annuale 2011 del Fondo Unico per la Cultura promosso dall’Assessorato Regionale alla Cultura.
All’importante iniziativa culturale hanno dato la loro adesione le Associazioni A.R.P.A., Linea Jonica, Diapason e Etnofotografia snc ed il Conservatorio di Musica Popolare della Calabria che gli organizzatori ringraziano per la collaborazione.
Il convegno, che rientra tra le iniziative promosse dall’associazione lametina nell’ambito del progetto Orchestra Popolare Calabrese risultato vincitore dell’ Avviso Pubblico destinato alla valorizzazione delle tradizioni musicali regionali, vede impegnati illustri studiosi provenienti da importanti Università italiane tra cui quelle di Arcavacata, Bergamo, Cagliari, Milano. Il convegno, aperto al pubblico, vuole costituire anche un importante momento d’interesse per l’opinione pubblica a partire dagli studenti delle Università e dei conservatori di musica calabresi.
Dopo i saluti del Prof. Gianni Speranza, Sindaco di Lamezia Terme, della Dott.ssa Wanda Ferro, Presidente della Provincia di Catanzaro e del Prof. Mario Caligiuri, Assessore alla Cultura della Regione Calabria, inizierà la sessione mattutina del convegno presieduta dal Prof. Danilo Gatto, direttore Orchestra Popolare Calabrese. Il primo ad intervenire sarà l’etnomusicologo Vincenzo La Vena di Torino con una relazione su Tradizione e innovazione nel canto arbëreshe di Calabria, seguito dal Prof. Ettore Castagna, dell’Università di Bergamo con un originale intervento intitolato Esiste una musica della ‘ndragheta? Mafia in musica fra mercato, tradizione e invenzione, e dal Prof. Nicola Scaldaferri, dell’ Università di Milano che parlerà su Vecchie e nuove pratiche musicali in area calabro-lucana: tradizione e trasformazione.
Dopo una breve interruzione sarà la volta del Prof. Antonio Damasco, della Rete Italiana della Cultura Popolare con un intervento su Nuovi mezzi e strumenti per la partecipazione della cultura popolare oggi e del Prof. Ignazio Macchiarella, dell’ Università di Cagliari che concentra la sua riflessione su Che senso hanno oggi le distinzioni colto/popolare, orale/scritto in musica?
Dopo il dibattito ci sarà una sospensione e le attività convegnistiche riprenderanno nel pomeriggio alle h 15,00 con una sessione presieduta dal Prof. Francescantonio Pollice, direttore artistico A.M.A. Calabria. Il primo relatore sarà il Prof. Vito Teti, dell’Università della Calabria con la relazione Permanente, effimero, costruzione dell’identità cui seguiranno la Prof.ssa Chiara Macrì che parlerà su L’ impegno editoriale A.M.A. Calabria nella valorizzazione della musica popolare calabrese ed il Prof. Leonardo Alario con lo studio su La ricerca sul campo a Cassano Jonio e l’esperienza dell’IRSSD per concludersi con il Prof. Domenico Ferraro, direttore Squilibri Editore che parlerà sul tema La memoria ritrovata. Gli archivi etnomusicali in Italia. Dopo il dibattito cui parteciperanno tutti i relatori e quanti del pubblico vorranno intervenire ci saranno le conclusioni del convegno che, oltre ad essere un’ occasione di riflessione della ricerca nazionale sulla musica popolare calabrese, vuole essere soprattutto un’opportunità di sollecitazione a quanti sono affascinati dalla straordinaria vitalità di un repertorio che, non va solo conservato, ma valorizzato e diffuso.
Attesa la qualità dei relatori e delle tematiche trattate il convegno sarà registrato e mandato in onda da Radio CEMAT la prima web radio dedicata all’ascolto e alla divulgazione della musica italiana e non solo.
I partecipanti al convegno avranno la possibilità di visitare alcune mostre tematiche allestite nei locali dell’Istituto e Liceo Musicale Paritario S. Guzzi dedicate agli strumenti musicali popolari calabresi ed all’editoria del settore attraverso l’esposizione dei alcuni libri della biblioteca musicale A.M.A Calabria e di altri editi dalla casa editrice Rubbettino. Un’ occasione, dunque, importante oltre che per gli studiosi per i tanti appassionati della nostra cultura musicale regionale.
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