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La divulgazione agricola calabrese, fin dalla sua istituzione, in sinergia con le strutture amministrative provenienti dall’ESAC, ha svolto un ruolo di supporto e sviluppo per il comparto agricolo e agroindustriale regionale.
Tra i compiti svolti si segnalano l’assistenza tecnica alle aziende agricole calabresi, la promozione e valorizzazione delle filiere produttive (quali la viticoltura, l’olivicoltura, l’ortofrutticoltura, l’agrumicoltura e la zootecnia), l’aver fornito un contributo tecnico ai più importanti programmi di sviluppo rurale della Calabria (POR e PSR). L’ARSSA ha inoltre contribuito ad aumentare il valore aggiunto di alcune produzioni agricole pregiate a marchio nazionale o comunitario come le DOC e le IGT per i vini e le DOP ed IGP (Salumi di Calabria, Fichi di Cosenza, Liquirizia di Calabria, Limone di Rocca Imperiale, Cipolla rossa di Tropea, oli DOP, Patata della Sila, Clementine di Calabria) per i prodotti agroalimentari. I servizi specialistici, apprezzati anche al di fuori del territorio regionale, riguardano il servizio agro-pedologico e meteorologico, il servizio fitopatologico e la cartografia (che ha prodotto importanti carte tematiche relative alle colture agrarie e forestali, ai boschi, alla salvaguardia ambientale; alcune carte per es. rischio nitrati e rischio erosione sono alla base per il rispetto di norme e finanziamenti regionali).
Giovedì 20 ottobre, con inizio alle ore 15:00, a Lamezia Terme, presso il Grand Hotel Lamezia, si terrà l’assemblea straordinaria del personale del pubblico impiego dell’ARSSA per discutere delle possibili soluzioni da adottare in materia di riforma dell’ARSSA e di riattivazione dei Servizi di Sviluppo in Agricoltura in ambito pubblico.
Sono invitati a partecipare all’assemblea, data la particolarità della situazione, oltre ai dipendenti della funzione pubblica ARSSA, i Consiglieri e la Giunta regionale, i rappresentanti delle sigle sindacali di categoria, i rappresentanti delle organizzazioni professionali, gli organi di stampa e tutti coloro che hanno a cuore lo sviluppo del sistema produttivo agricolo calabrese.
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