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Venerdì 16 Dicembre si terrà a Lamezia Terme l’assemblea organizzativa regionale della Federazione Giovanile Comunisti Italiani, importante momento di dibattito ed analisi politica in vista dell’assemblea nazionale fissata a Napoli per il 14 e 15 gennaio dell’anno venturo.
Saranno presenti i delegati di ogni provincia calabrese,i quali dovranno confrontarsi prima di tutto sulla condizione del Sud e della nostra regione, bersagliati dai tagli delle destre berlusconiane prima e dalla manovra dei banchieri ora, in un’ottica ottusa che continua a far pagare a giovani, studenti, lavoratori, pensionati le colpe di una speculazione finanziaria figlia del capitalismo che governa l’Europa e larga parte del mondo occidentale.
In questi anni, infatti,nel corso di molteplici incontri e manifestazioni di protesta,le nuove generazioni si sono ritrovate unite al grido di : “Noi la crisi non la paghiamo!”, volendo opporsi nettamente a quel famoso 1% che continua spudoratamente a dettare le direttive economiche di ogni Paese sviluppato e ad opprimere le classi subalterne di tutto il mondo. Quel grido è stato fatto proprio dagli “indignados” e, financo, da tutti quei lavoratori che, a causa delle politiche neoliberiste del governo Monti, saranno costretti ad andare in pensione a più di settant’anni (sempre che non abbiano avuto un lavoro precario, sempre che non abbiano lavorato in nero non potendo versare alcun contributo, cosa che sempre più spesso accade in Calabria come nelle altre regioni meridionali).
La verità è che,dopo più di vent’anni dalla caduta del muro di Berlino e dopo diciassette anni di berlusconismo galoppante e di piena ripresa del più becero conservatorismo socio-economico, emerge in tutta evidenza, agli occhi degli uomini e delle donne, che il capitalismo è un sistema malato,un sistema fondato sullo sfruttamento dell’uomo sull’uomo,sulla truffa, sul latrocinio legalizzato, sul mero profitto personale ed individualistico. Si concretizza e si rafforza quella preziosa teoria marxista più e più volte accusata di essere infondata e,peggio ancora, di aver fallito al cospetto della storia.
Tutto ciò non è vero e in tale contesto intendiamo vivificare ulteriormente la nostra azione che da un lato critica le malefatte dell’imperialismo, dall’altro propugna un cambiamento totale dello stato di cose presente rintracciabile solamente nell’affermazione di un nuovo modo di pensare e rapportarsi alla realtà, un nuovo modo di intendere la società che non può non essere il modo di pensare e di agire di quei comunisti che fanno ancora riferimento ad un grandissimo intellettuale qual era Antonio Gramsci, perito per la sua ostinazione nella ricerca di una verità che andasse contro l’elitarismo di una Storia e un Mondo lontani anni luce dalle vite dei proletari, nelle carceri fasciste. Egli fu attento conoscitore della “questione meridionale”, sostenitore accanito della riforma agraria e dell’emancipazione dei contadini meridionali rispetto ad uno Stato unitario che li aveva volutamente dimenticati lasciando “gattopardianamente” che tutto rimanesse come prima.
E’ dunque evidente che le direttive della discussione di venerdì prossimo verteranno su:questione meridionale e problematiche lavorative del mondo giovanile nell’epoca della crisi capitalistica e del governo delle banche e,intorno a ciò,subito dopo l’elezione dei nuovi organismi dirigenti nazionali,costruiremo una piattaforma di lotta che veda la FGCI protagonista delle proteste che via via vanno delineandosi nel Paese contro i piani conservatori di austerità a senso unico del nuovo governo.
All’assemblea regionale dela FGCI porterà il saluto il segretario regionale del PDCI Michelangelo Tripodi e sarà conclusa dal coordinatore nazionale della FGCI Flavio Arzarello.
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