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Sarà inaugurata oggi alle 20.30 al teatro Politeama la prima serata della rassegna teatrale in vernacolo “Città di Lamezia Terme” con lo spettacolo della compagnia Hercules di Piero Procopio.
La prima serata, così come anche l’ultima, saranno presentate da Ketty Riolo. La rassegna, che è la prima del suo genere in città e che ha una valenza regionale, è stata organizzata dall’associazione “I Vacantusi” e prevede 9 spettacoli con compagnie che arrivano da tutta la Calabria e una anche dalla Sicilia. “Abbiamo realizzato questa rassegna teatrale in vernacolo a Lamezia – ha spiegato il segretario dell’associazione “I Vacantusi” Nicola Morelli – perché come associazione, che operiamo in città e in tutta la Calabria, abbiamo pensato che fosse doveroso andare oltre quello di proporre alla città una singola rappresentazione teatrale.
Per questo abbiamo lavorato, per circa due anni, per cercare di valorizzare la cultura e la tradizione popolare del teatro in vernacolo in ambito regionale, al fine di promuovere lo sviluppo del tessuto culturale, storico e delle tradizioni popolari. E siccome l’esperienza del teatro in vernacolo rappresenta un momento significativamente importante per la valorizzazione della tradizione linguistica, sociale e culturale di una comunità, come associazione abbiamo ritenuto importante realizzare una rassegna d’eccellenza regionale, che ha lo scopo di riconfermare l’importanza del ruolo che questa branca di teatro riveste nel campo della cultura, perché offre l’opportunità, soprattutto ai giovani, di conoscere attraverso le rappresentazioni , il patrimonio di una cultura popolare senza età.
In questo modo, un mondo perduto viene recuperato e portato all’attenzione del presente, nella certezza di recuperare emozioni, espressioni e soprattutto valori. Infatti la rassegna, questo è il nostro augurio, speriamo possa diventare un appuntamento annuale, che dovrà essere molto atteso dalla popolazione e rappresentare un’opportunità per molte compagnie teatrali amatoriali calabresi e non solo”.
“La rassegna ha avuto una fase progettuale molto lunga e complessa – ha aggiunto Morelli – anche perché abbiamo voluto che fosse presente la maggior parte dei dialetti delle province calabresi, così come abbiamo voluto fare della beneficienza: l’incasso di tutte le serate sarà infatti devoluto alla cooperativa sociale “Le agricole” per finanziare il progetto della Fattoria sociale per l’inserimento di ragazzi disabili. Un progetto che abbiamo presentato alla Federazione italiana teatro amatoriale (Fita), a cui la compagnia I Vacantusi è associata, che ci ha aiutato a identificare le compagnie che poi sono state inserite nel cartellone della rassegna lametina. È quindi grazie alla Fita che abbiamo avuto l’opportunità di entrare in contatto, facendo anche rete, con le altre associazioni teatrali calabresi e non solo, che hanno aderito a questo ambizioso progetto.
La prevendita degli abbonamenti sta avendo una grande adesione da parte degli amatori di questo genere di teatro, e per questo siamo molto felici”.
“Gli obiettivi che muovono la rassegna sono molteplici – sottolineato Nicola Morelli – riproporre il dialetto e le tradizioni anche ad un pubblico giovanile, mescolando tra loro dialetti diversi e identità culturali diverse del territorio calabrese; far avvicinare al teatro le giovani generazioni e riportare gli anziani a teatro; recuperare le tradizioni, gli usi e i costumi di un tempo che ormai sono un nostalgico ricordo dei nostri nonni; proporre gli aspetti autenticamente popolari del tessuto attuale. Invitiamo dunque la cittadinanza a partecipare alla rassegna, così come accettiamo ogni tipo di critica, purchè sia costruttiva, al fine di migliorare l’offerta culturale della nostra città”.
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