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“Apprendiamo della volontà di riprendere l’azione di raccolta dei cartoni nella città di Catanzaro. È pur vero, però, che se la ripresa del servizio ci riempie di gioia, per noi ambientalisti e sostenitori accaniti della raccolta differenziata, non certo dell’ultima ora o solo perché motivati da questioni lavorative, ci lascia un pò sorpresi l’enfasi con cui è stato fornito il dato di raccolta effettuata il primo giorno, seguita dopo sette giorni di fermo totale, peraltro a seguito della messa in campo di numerosi automezzi e di decine di operai addetti a questo specifico servizio, in cui si attribuisce una raccolta di oltre 5 tonnellate di cartone”.
Le dichiarazioni a mezzo stampa sono del presidente della Cooperativa Sociale Onlus “La Fabbrica di Leonardo”, Giuseppe Apostoliti. “Ciò che ci sorprende è che la nostra piccola e modestissima cooperativa raggiungeva giornalmente questo quantitativo, per di più senza lo stesso numero di automezzi o le medesime unità lavorative impegnate in questa tornata e, certamente, senza gli stessi oneri che l’amministrazione deve sopportare ora. Costi che sono addirittura triplicati rispetto a quelli che il Commissario prefettizio ha stanziato alla cooperativa nei suoi tre mesi di affidamento.
Sfortunatamente le casse comunali risultano prosciugate, tanto che anche i collaboratori più stretti del Sindaco dovranno offrire i loro servizi gratuitamente. L’unica persona a cui tutto questo non sembra importare è il nuovo dirigente del settore, che non sembra essersi ancora reso conto che con l’offerta proposta dalla cooperativa per tre mesi consecutivi, oggi, con quel costo non potrà coprire nemmeno un mese lavorativo.
Ben 40.000 euro per un mese di svolgimento del servizio, cui andrà sicuramente aggiunto qualche altro onere che dovrà corrispondere ancora il Comune, contro i soli 11.500 euro del costo mensile, senza ulteriori oneri, che ha sostenuto la cooperativa sino al termine del suo contratto”. Va sottolineato come anche la cooperativa “La Fabbrica di Leonardo” sia più volte intervenuta in situazioni di emergenza, ma questa ha sempre mantenuto invariati i costi del servizio.
Senza voler mettere, poi, il dito sulla note più significative, ovvero quelle dell’occupazione di giovani con disagio e di lavoratori catanzaresi. Altro che nuove opportunità lavorative per i giovani concittadini. Sembra evidente che al dirigente del settore tutto questo importi poco, come appare evidente che non sia stata fatta alcuna valutazione sui quantitativi che si sono registrati nei tre mesi di attività.
“Lo sbandieramento delle tonnellate che si sono raccolte il primo giorno, erano per la cooperativa una normalità e ormai una consuetudine giornaliera acquisita. Piuttosto, lo sforzo andava fatto nell’informazione delle modalità di conferimento, da attuare da parte degli utenti, commercianti, ecc. e invece si continua con la solita solfa. Così, di certo, la situazione né cambierà né migliorerà. Tutti devono sapere che non solo su questo abbiamo dato il nostro modesto contributo. Grazie alle centinaia di telefonate giunte al nostro numero verde gratuito, i cittadini catanzaresi ci hanno stimolato a fare di più.
Abbiamo proposto anche la realizzazione di un centro raccolta RAEE con un insignificante investimento da parte dell’amministrazione. Il costo di un mese di raccolta cartone avrebbe consentito al Comune di risparmiare migliaia di euro, che potevano consentire un abbattimento sui costi delle tariffe che, invece, ora tutti i cittadini sono obbligati a pagare. D’accordo che il nuovo dirigente del settore potrebbe essersi trovato impreparato a queste problematiche nel rispondere all’emergenzialità della situazione, ma almeno la recentissima documentazione poteva leggerla? Ci aspettiamo che il Sindaco Abramo, che sembra essere molto attento agli sprechi e alle spese esagerate, intervenga con prontezza e risolutezza a questa incresciosa e dispendiosa scelta”.
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