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La comunità di Platania ha partecipato con sentimento, devozione e profonda fede ai festeggiamenti in onore della Madonna del Riposo riunendosi nella chiesa a Lei dedicata e intitolata appunto “ La Madonna del Riposo”. Una chiesa rurale ubicata nella zona che, varie fonti di storia della Calabria, chiamano “Petrania vecchia”.
Inizialmente la struttura, priva di cornicioni, abside e di altri elementi, era destinata alle soste dei vari viandanti che dalle zone interne si spostavano verso Nicastro per affari. Soltanto successivamente venne destinata al culto dopo la sua restaurazione realizzata negli anni ottanta, diventando così, secondo alcune fonti, il primo luogo di culto dei Platanesi. I festeggiamenti sono stati preceduti da un triduo di momenti religiosi comprendenti, tra l’ altro, la recita del Santo Rosario meditato al quale è seguita la Santa Messa celebrata dal parroco don Pino Latelli, il quale, nel corso delle omelie, ha dedicato profonde riflessioni sulla imminente apertura dell’Anno della Fede voluto da Sua Santità Papa Benedetto XVI, la cui inaugurazione è fissata per l’11 ottobre e che si concluderà il 24 novembre 2013, festa di Cristo Re, che, oltre a chiudere l’anno liturgico, rappresenta il traguardo finale del cammino di fede.
Nel corso della solenne messa dell’8 settembre, il parroco don Pino Latelli ha chiarito che la festa della Madonna del Riposo si svolge in concomitanza della festa della Natività di Maria di cui i vangeli non parlano, né rivelano i nomi dei genitori della Vergine, citati invece dai vangeli apocrifi. «Per noi la festa di oggi, più che celebrare una data o una semplice ricorrenza, vuole ricordarci che la futura Madre del Signore è stata concepita senza ombra di peccato, preservata dal peccato originale, di cui siamo macchiati tutti», ha detto il sacerdote don Pino. « Vuole ancora dirci – ha continuato – che è Lei la donna che schiaccerà il capo al serpente, preannunciata sin dal principio, e ancora che quella fanciulla sarà poi la prescelta da Dio per diventare la Madre di Cristo. Maria diventa così in modo prodigioso parte integrante del mistero della Redenzione di tutto il genere umano».
Alla luce di questo assunto la nascita della fanciulla di Nazareth diventa «la pienezza dei tempi, nel senso che i disegni di Dio trovano il loro compimento nella storia e i diversi protagonisti assumono i compiti previsti e preannunciati dallo stesso Signore». Da qui scaturisce il legame degli eventi umani ai disegni divini e la nostra aspirazione a realizzare l’ideale principale dell’ esistenza facendo « del nostro tempo, dei nostri eventi, una celebrazione di salvezza, un approdo alla meta finale, dove vivremo senza tempo, nell’eternità di Dio». «Guardare in alto» diventa, pertanto, il senso della vita. « In questi giorni la comunità di Platania, raccolta e partecipe, – aggiunge la responsabile del turismo religioso Maddalena Cimino – si è messa in ascolto della Madonna del Riposo e del silenzio recependo il messaggio che Maria vuole dare agli uomini del nostro tempo: da una parte il recupero del gusto della Domenica come Giorno del Signore nel quale ritrovare la gioia del riposo come occasione di fraternità, di condivisione del tempo con gli altri e dall’altra la liberazione dagli affanni di un attivismo esasperato di cui ha parlato in questi ultimi giorni il Sommo Pontefice Benedetto XVI invitando i cristiani al raccoglimento interiore, elemento essenziale della pietà, al primato della preghiera e della contemplazione». Unita la comunità platanese ha rivolto alla Beata Vergine una particolare preghiera di protezione per tutti coloro che si affacciano alla vita in questo giorno, a Lei dedicato, per tutti i bimbi e le bimbe del mondo, spesso minacciati dalle cattiverie degli adulti.
A conclusione dell’ultima solenne liturgia, la Statua lignea della Madonna del Riposo, illuminata dalle fiaccole dei fedeli, è stata portata in processione per le vie principali del caratteristico paese posto ai piedi del monte Reventino. Al termine delle manifestazioni religiose si è tenuta la “Sagra delle grispelle” preparate con competenza e amore dal Gruppo dei volontari della parrocchia guidati dalla presidente Rosanna Cicero. Parte delle grispelle, in segno di solidarietà e di condivisione, sono state donate agli anziani ospiti della Casa di riposo comunale, situata sul colle di Sant’Antonio, e della Casa di riposo “Tamburelli” di Lamezia Terme. Infine l’immancabile spettacolo pirotecnico.
Lina Latelli Nucifero
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