La catanzarese Anna Astorino racconta la storia della pallacanestro in un libro

copertina origini della pallacanestro

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Era il 1891, quando nell’Università di Springfield, in Massachusetts, il professore di educazione fisica, James Naismith, venne incaricato di ideare un nuovo sport che potesse mantenere in allenamento, durante i mesi invernali, gli atleti di lacrosse, rugby, football e soccer. Quello che Naismith aveva in mente era un gioco semplice, interessante; un gioco che fosse basato anche sull’abilità, anziché essere incentrato solo sulla resistenza e sulla forza. Così, ispirandosi a un vecchio gioco che faceva da bambino, “duck on a rock” (anatra sulla roccia) Naismith ideò quella che sarebbe diventata la pallacanestro. A ripercorrere le tappe della lunga storia di questa disciplina sportiva è la catanzarese Anna Astorino – con esperienze già maturate come allenatore nazionale ed Head Coach al timone della Junior Basket Lido di Catanzaro nel  Campionato di Serie C Regionale – che, dopo aver conseguito la Laurea in Metodologia e Tecnica della Ricerca Sociale con la tesi dal titolo “Un’indagine sulla Pallacanestro dal 1891 al 2004”, ha deciso di raccontare la storia e l’evoluzione di questo spettacolare sport nel volume “Origini della pallacanestro. Nascita, storia ed evoluzione maschile e femminile dal 1891 al 2011”, pubblicato dalla casa editrice “Edizioni la rondine” di Catanzaro. Il libro è stato presentato in anteprima nei giorni scorsi in occasione dell’inaugurazione della Fiera del libro allestita presso il Villaggio turistico “Costa del turchese” di Botricello alla presenza, tra gli altri, dell’assessore alla Cultura della Regione Calabria, Mario Caligiuri, che ha inteso sostenere l’iniziativa nell’ambito del più vasto progetto di promozione della lettura e dei siti culturali calabresi. Presente all’inaugurazione della Fiera anche l’assessore del Comune di Botricello, Salvatore Procopio, i docenti Luigi La Rosa e Aldo Conforto insieme agli attori del “Teatro di Calabria Aroldo Tieri”.   

Anna Astorino nel suo libro ha tracciato la storia della pallacanestro, narrando le numerose soddisfazioni che essa ha regalato all’America, ma anche all’Italia, dove è presente sin dai primi anni del ’900. Prima praticato solo nelle università americane, il basket si diffuse lentamente nelle università di altri Paesi, arrivando a farsi conoscere anche negli altri continenti, fino a entrare ufficialmente nel programma Olimpico di Berlino nel 1936. Il volume intende ripercorrere, appunto, le tappe salienti di questa disciplina, dal suo avvento fino a giungere al nuovo millennio, che rappresenta un trade union tra la storia della società umana e quella delle società sportive. Il testo accompagna il lettore lungo i secoli e non solo per mettere in evidenza non solo gli avvenimenti, ma anche i cambiamenti della società e del costume. Un detta­glio non trascurabile è quello che prende in considerazione la trasformazione dell’abbigliamento delle giocatrici nel corso dei secoli. «Leggendo attentamen­te il volume – scrive nella prefazione Filippo Marra Cutrupi – si potrà notare come lo sport non è disgiunto dalle virtù morali, basti pensare al nome della prima università che lanciò tale disciplina; infatti la YMCA, acronimo di Young Men’s Christian Association (Associazione Gio­vanile Maschile Cristiana) è una organizzazione cristiana ecumenica che mira a fornire supporto ai giovani e alle loro attività. La YMCA fornisce aiuto sia ai giovani uomini che alle giovani donne. Definisce il suo scopo, come sentenziava già Giovernale nel I sec. d.C., in “mettere i principi cristiani in pratica attraverso programmi che rendano salutare lo spirito, la mente e il corpo di tutti”».

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Author: Cristina

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