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L’Unità Operativa Complessa di Pediatria dell’Ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme, diretta dal dott. Ernesto Saullo, è il primo reparto pediatrico della Calabria che si dota del Dispositivo di infusione intraossea, seguendo così i dettami delle più moderne linee guida internazionali sul trattamento del politrauma, delle emergenze pediatriche, dell’arresto cardiaco e delle sindromi di peri-arresto. Un dispositivo salvavita voluto dal dott. Saullo e reso possibile grazie al Direttore generale dell’Asp Dott. Gerardo Mancuso e al Dott. Guglielmo Curatola, dirigente dell’unità operativa Emergenza sanitaria territoriale dell’Azienda catanzarese, che hanno condiviso e deciso di dotare l’unità operativa di questo importante dispositivo “salvavita”. Al fine di istruire e aggiornare gli operatori sanitari sulle nuove linee guida relative all’accesso vascolare intraosseo e alla metodologia d’intervento pediatrico, l’unità operativa diretta dal dottore Curatola ha promosso un corso di formazione che si è svolto questa mattina nel reparto di pediatria di Lamezia Terme e al quale hanno partecipato 10 operatori sanitari che saranno preposti all’utilizzo di questo presidio “salvavita”.
L’evento formativo, rivolto a medici e infermieri, è stato dedicato all’approfondimento della particolare metodica di intervento pediatrico, utilizzata per la somministrazione di liquidi quando non è possibile ottenere in tempi brevi un accesso vascolare tradizionale. Una pratica innovativa negli interventi urgenti e fortemente legata alla tecnologia salvavita, di cui hanno parlato in modo dettagliato il direttore Curatola e la dott.ssa Daniela Tropiano, responsabile Formazione Interna unità operativa Est dell’Asp di Catanzaro. Alla fine del corso di formazione è stato consegnato al reparto il kit per l’infusione intraossea.
“L’importante miglioramento tecnologico e l’innovazione delle tecniche mediche che in questi due anni ha visto dotarsi l’ospedale di Lamezia Terme – ha affermato il direttore generale dell’Asp Mancuso – hanno sottolineato il nuovo e armonioso cammino intrapreso dall’Asp verso nuove e innovative tappe. La nostra Azienda crescerà nei prossimi 2-3 anni, grazie all’applicazione di nuove tecnologie e idee innovative che si stanno mettendo in campo”.
“Le recenti linee guida – ha affermato il dottore Saullo – riconsiderano questo dispositivo, da preferire alla somministrazione di farmaci per via endotracheale ed in tutti i casi in cui non sia possibile infondere farmaci e fluidi attraverso un incannulamento venoso tradizionale. Attraverso la via intraossea è possibile somministrare qualunque tipo di farmaco e fluido, compresi sangue e plasma, ed è possibile eseguire prelievi ematici. La via intraossea rappresenta un’opportunità ulteriore per la somministrazione di farmaci e fluidi. Devo ringraziare il Direttore Generale dott. Mancuso – ha concluso il dottore Saullo – per l’attenzione e la disponibilità che ha sempre dimostrato nei confronti del nostro reparto, ma soprattutto per il grande lavoro che sta portando avanti nell’ottica del risanamento dell’Azienda e nella riorganizzazione dei servizi, azioni che sta compiendo con grande senso di responsabilità e determinazione”.
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