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Anche quest’anno la rassegna concertistica Lamezia Jazz, giunta alla sua IX edizione, è riuscita ad imporsi come uno degli appuntamenti culturali più importanti della nostra regione. Una rassegna che – organizzata dall’Associazione Musicale Bequadro e dal Comune di Lamezia Terme ha conquistato grande interesse grazie al sapiente mix di entusiasmo e competenza nel dare forma ad una manifestazione nata soprattutto per diffondere, in una terra difficile come la nostra, il piacere del sapere storico ed estetico legato a questo particolare genere musicale.
In questo ultimo appuntamento della stagione 2011, Lamezia Jazz attinge e ci mette in contatto con la grande musica internazionale, e lo fa proponendoci un pianista eccezionale, un musicista capace di integrare in sé il migliore pianismo moderno.
Stiamo parlando del concerto di Harold Mabern Quartet, (Harold Mabern – Piano; Piero Odorici – Tenor sax; John Webber – Bass; Joe Farnsworth – Drums), che si terrà Sabato 10 Dicembre 2011, alle ore 21, presso il Teatro Umberto di Lamezia Terme.
La progressione artistica del pianoforte nel jazz ha avuto una evoluzione costante, una infinita ricerca di sonorità, un mosaico di artisti che si sono confrontati con questo strumento e con il quale sono riusciti ad esprimere la loro personalità musicale ed umana.
Il pianoforte è uno strumento fatto di rigore e abbandono, astrattismo e canzoni, melodia e composizione, ritmi e non-ritmi; uno strumento eccezionale che anche nel Jazz ha saputo dare bellezza e profondità, leggerezza e logica.
Haron Mabern è più che mai punto di riferimento tra i pianisti del modern jazz.
La sua carriera si sviluppa intorno agli anni ’50 suonando con i grandi del jazz: Miles Davis, Benny Golson, Sonny Rolling. Accompagnatore di cantanti, tra cui Sarah Vaughan, si conferma raffinato arrangiatore ed armonizzatore. Negli anni ’80 entra a far parte del gruppo del sassofonista George Coleman. Parallelamente comincia una cospicua carriera di leader in cui ha modo di sviluppare tutta la sua arte pianistica. Incide però per lo più in Giappone, così i suoi dischi non sono facilmente reperibili. Ecco che i concerti diventano irrinunciabili occasioni per ascoltare del grande jazz moderno senza tempo, in cui tutti i musicisti coinvolti si muovono con straordinaria compattezza, in un afflato comune.
Inoltre la rassegna ci presenta un appuntamento fuori cartellone, quello con il batterista e didatta Dom Famularo, che si terrà Martedì 6 Dicembre 2011, alle ore 21, al Teatro Umberto di Lamezia Terme.
Una parentesi interessante che ci propone un personaggio davvero singolare. Dom Famularo è uno dei migliori insegnanti di batteria al mondo, è stato il primo batterista occidentale a tenere corsi di batteria in Cina.
L’elenco dei musicisti di fama con i quali ha suonato è lungo, così come quello dei luoghi in cui ha tenuto performances. E’ da tempo consulente per lo sviluppo di prodotti Vic Firth, Evans e Sabian, e sovrintende al Learning Advantage Program di Mapex – oltre ad essere endorser dei marchi appena citati…
La sua didattica è rinomata per come Dom ha saputo innovare e perfezionare le tecniche dei maestri del passato, da Buddy Rich a Joe Morello, a Jim Chapin: sulla base del loro insegnamento, Dom ha sviluppato tecniche avanzate di piedi e di mani. Da citare in particolare il perfezionamento della Moeller, che l’ha reso famoso nel mondo. Dom ha aperto “Wizdom Drumshed Schools” affidate ai suoi allievi più promettenti in USA, Canada, Francia, Germania. Per la “Wizdom Drumshed School” in Italia Dom ha scelto il talento di Massimo Russo, concertista e docente già da anni nonostante la giovane età, che avremo modo di ascoltare nell’ambito dello stesso concerto.
Lamezia Jazz, diventata ormai un valido terminale culturale per l’intera Regione, con un pubblico che viene da ogni parte della Calabria e delle regioni vicine per assistere ai nostri concerti, ci offre ancora una volta percorsi aperti ed illuminati, con un concerto da seguire con interesse, dove il pianoforte assorbe in sé le pulsioni creative di uno dei maggiori interpreti contemporanei.
Una rassegna che investe molto sulla qualità degli artisti presenti nel suo cartellone, e che sa guardare anche alle risorse ed ai talenti del territorio calabrese.
Due appuntamenti che non bisogna perdere, spettacoli di intensa musica e di grande coinvolgimento emotivo.
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