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Riceviamo e pubblichiamo:
I politici nostrani hanno una morbosa tendenza esterofila: nell’annunciare programmi, idee, operazioni, progetti e chi più ne ha più ne metta, tendono sempre ad eccedere nell’impiego di termini “americaneggianti”.
Ignoriamo se ciò derivi da consigli dei loro geriatri e delle loro badanti o da personali convinzioni (errate) che perseverare in tali atteggiamenti serva a svecchiare la loro ammuffita immagine, anzi, per essere più precisi, serva a dare loro una immagine giovane che sostituisca il loro decrepito essere.
La seconda patologica ossessione è quella delle promesse: mari, monti, stelle, denaro, salute – tranquilli non è l’oroscopo del giorno – è possibile ottenere tutto, affidandosi al bugiardo di turno che quotidianamente inonda l’etere di impegni che puntualmente vengono disattesi.
Unite le due cose e il 30 giugno scorso avrete la “Task force per ripulire la città” che secondo il sindaco Traversa avrebbe dovuto rimuovere “tutte le situazioni di degrado igienico-ambientale dei quartieri” catanzaresi entro 10 giorni.
Programma tanto ammirevole ed ambizioso quanto impegnativo, perciò abbiamo voluto concedere all’amministrazione il doppio del tempo previsto prima di verificare i risultati ottenuti.
Ora, a meno che il nostro calendario non sia falsato o il significato della proposizione “rimuovere tutte le situazioni di degrado igienico-ambientale” non sia diverso da quello comune, l’obiettivo della task force non ci sembra affatto raggiunto.
Venti giorni dopo l’annuncio fatto ai media possiamo affermare che gli uomini impegnati nell’attività di pulizia della città si sono limitati ad effettuare il diserbo lungo le principali arterie cittadine (cosa che peraltro dovrebbe essere di ordinaria amministrazione).
Come potete vedere dalle foto scattate in questi giorni, i rifiuti presenti in molte zone della città sono stati ammassati in improvvisati cumuli “differenziati”, e tutta la restante immondizia di dimensioni ridotte, liberata dalle erbacce in cui si trovava incagliata, è stata trasportata in giro dall’inatteso e straordinario vento di questi giorni.
Il problema ambientale è di primaria importanza e merita particolare attenzione al fine di evitare situazioni estreme. Una corretta gestione del ciclo di rifiuti e un più elevato controllo del territorio, che preveda severe ammende per chi trasgredisce la legge abbandonando abusivamente dell’immondizia, permetterebbe di evitare la formazione di discariche abusive.
A tal proposito rinnoviamo il nostro invito all’istituzione di isole ecologiche in vari punti nevralgici della città.
La programmazione di un ciclo virtuoso che instilli nei cittadini la giusta consapevolezza dell’importanza di una pronta risoluzione del problema dovrebbe essere preminente rispetto agli interventi straordinari.
Nella speranza che la situazione migliori al più presto, consigliamo ai politici tutti di cambiare strategia: niente promesse altisonanti sulle prime pagine dei quotidiani e nei tg locali che si trasformino in un nulla di fatto, bensì progetti avviati in sordina e portati a termine e buoni risultati portati a conoscenza della cittadinanza.
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