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È impensabile che, dal lontano 2002 in cui tutto ebbe inizio, leggende come Archie Shepp, Billy Cobham, Toots Thielemans, Stanley Jordan, Miroslav Vitous, John Hick e tantissimi altri nomi della scena mondiale del jazz abbiano calcato i palchi del Lamezia Jazz invano. Sì, perché dopo dieci anni di storia una delle rassegne jazz più gloriose della nostra regione rischia di scomparire. La notizia era nell’aria: dopo l’ennesimo rigetto da parte dell’Assessorato alla Cultura di Mario Caligiuri, presentato dall’Associazione Musicale Bequadro.
“Purtroppo viviamo una situazione drammatica”, dichiara Egidio Ventura, direttore artistico del Lamezia Jazz. “Proprio in questi giorni ho consultato l’esito dei Bandi regionali in cui si legge che la richiesta che abbiamo inoltrato risulta nell’elenco delle associazioni finanziate ma con punteggio insufficiente.
Sono 10 anni che la memorabile Rassegna Lamezia Jazz rischia di cadere se non fosse stato per il Comune di Lamezia Terme che ha creduto fermamente e investito risorse per il mantenimento della stessa.
La Regione Calabria non ha voluto stanziare alcuna risorsa – lamenta Egidio Ventura – e, anche se l’organizzazione del Lamezia Jazz ha spesso saputo fare brillantemente a meno di tali finanziamenti regionali.
Un vero peccato, anche perché l‘efficiente macchina organizzativa dell’Associazione Musicale Bequadro si era già messa in moto alcune settimane fa, contattando qualche artista di grido del panorama jazzistico mondiale. “Inutile adesso fare i nomi dei musicisti”, aggiunge Ventura, che ricopre anche la carica di Presidente dell’Associazione Musicale Bequadro. “Noi però non molliamo e speriamo che l’appuntamento con la decima edizione del Lamezia Jazz sia solo rimandato di qualche mese”. Qualcosa cercheremo di organizzare per far sì che questo stop sia solo momentaneo: la tradizione è importante e vogliamo rispettarla”.
Certo che la Regione sponsorizzando 470mila euro a Rumori Mediterranei, facendogli vincere due bandi contemporaneamente è un offesa al pudore, non perché la manifestazione che organizza Roccella Jonica non abbia valore, ma lasciare cadere altre manifestazioni come il Lamezia Jazz che hanno portato lustro alla Calabria non è certamente positivo.
Si era poi pensato di qualificare Lamezia Terme come “ Città del Jazz”, dando maggiore risalto alle iniziative già avviate, per ottenere risultati ottimali sarebbe stato opportuno, avere un segnale anche simbolico da parte dell’Assessore Mario Caligiuri che in questi giorni insieme al suo apparato dirigenziale ha silurato la manifestazione.
Niente di quanto progettato è stato fatto. Sicché Lamezia Jazz che , con grande senso di responsabilità sta cercando di non interrompere il suo progetto, si vedrà forse costretta a gettare la spugna. E forse ciò non avverrà perché gli amici più sensibili del Festival , in mancanza di altri aiuti oltre quelli fondamentali del Comune della propria città, si tasseranno spontaneamente per evitare che un’altra iniziativa di qualità affermatasi in città per merito del M°Egidio Ventura chiuda definitivamente i battenti. Sarebbe indiscutibilmente una grave perdita per la città e, osiamo dire, anche per la Regione, dove pare non siano presenti esempi di Festival simili, che con i pochi mezzi a disposizione riesce a portare nel nostro territorio artisti di valore internazionale,
La scomparsa del Festival e la mancata realizzazione delle altre iniziative previste dal progetto Lamezia Terme Città della Musica, comporterebbe anche questi danni collaterali. A nostro parere occorre che di questo si cominci a discutere e che si faccia una seria programmazione: siamo convinti che al termine di questo processo anche la Regione sarà finalmente costretta a riconsiderare le sue strategie e terrà in debito conto anche le esigenze e le ragioni delle realtà in atto più penalizzate.
Egidio Ventura – nella sua dichiarazione denuncia anche un altro grave fatto, quello di aver bocciato da parte della Regione Calabria la richiesta di contributo inoltrata dal Peperoncino Jazz Festival giunto anch’esso alla sua undicesima edizione, solo quest’anno il Festival ha realizzato 63 concerti con artisti come Mehldau, Caine, Bollani, Rava, Elling, Caine, Redman, Frisell, Gomez, Patitucci ecc, ed ha coinvolto 26 comuni, 5 province, 3 parchi nazionali, 3 ambasciate straniere: USA, Norvegia e Brasile.
Da menzionare che Il Peperoncino Jazz Festival è stato nominato dal Jazzit Award come il miglior Jazz Festival d’Italia (il festival di Roccella non appare neanche nei primi 10…!) ed ha vinto altri due importanti Awards al Festival Of Festival di Bologna, meeting dei festival nazionali: “Miglior festival per il coinvolgimento del territorio” e “Miglior catalogo di promozione turistica e culturale”! I fatti sono questi!
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