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E’ tempo di bilanci per la IX edizione del Festival d’Autunno. Sabato 03 dicembre, nella sede del Festival, alla presenza di Antonietta Santacroce, direttore artistico della manifestazione, Maria Grazia Caporale, vice sindaco del Comune di Catanzaro, Alfredo Gualtieri, presidente della Fondazione Carical, e di Wanda Ferro, presidente della Provincia di Catanzaro, si è svolta una conferenza stampa nella quale è stato fatto un bilancio della stagione appena terminata.
“Questa edizione del Festival d’Autunno – ha dichiarato Antonietta Santacroce – si è affermata come manifestazione nazionale, i cui eventi proposti, tutti di altissima caratura ed alcuni proposti in esclusiva per il Centro – Sud, hanno riscosso l’attenzione dei media nazionali e di un pubblico proveniente dalle regioni limitrofe alla Calabria ed in alcuni casi anche da più lontano”.
Una risposta soddisfacente i cui numeri sono sotto gli occhi di tutti, anno dopo anno sempre in crescita, grazie all’impegno culturale primo vero obiettivo del Festival d’Autunno, che riesce ad aggregare un pubblico eterogeneo.
Una emozione incredibile poter vedere tanta gente desiderosa di godere di quattro eventi diversi tra loro ed al tempo stesso di straordinaria bellezza.
Un successo iniziato con il concerto di apertura dei Manhattan Transfer, per la prima volta in Calabria, e proseguito con i miti di Vinicio Capossela, un felice ritorno il suo con un concerto sold out in soli pochi giorni. Non è mancato il divertimento con il musical “Happy days”, riproposizione in veste teatrale dell’omonimo telefilm cult degli anni ’70. Per il finale è stato messo in scena una produzione originale del Festival d’Autunno “Viva l’Italia! Viaggio nella musica popolare”, prima nazionale assoluta, in cui i 150 anni dell’Unità d’Italia sono stati celebrati con l’esibizione di artisti come Alfio Antico ed i Lautari, Peppe Voltarelli, Patrizia Laquidara, Raiz, Mauro Ermanno Giovanardi e Pino Marino, rappresentanti della musica popolare del nostro Paese.
Dalla Sicilia al Veneto, passando per la Calabria, la Campania, il Lazio e la Lombardia, è stato un succedersi di suoni e ritmi travolgenti. Un susseguirsi di dialetti, una mistione di culture che hanno dimostrato di poter coesistere, trovando nella musica un linguaggio comune.
Non può essere taciuta l’importanza dei tre incontri culturali presieduti da altrettante firme prestigiose come Maurizio Becker, Edoardo Segantini e Lino Patruno.
“E’ doveroso osservare – ha detto Antonietta Santacroce – che se da un lato il Festival intercetta i gusti del pubblico, dall’altro propone un percorso che favorisce la culturale e non il business”.
Oltre ad essere stato premiato per le scelte inserite nel suo cartellone, il Festival d’Autunno ha chiuso con numeri superiori a quelli riportati lo scorso anno in termini di visite alla pagina Facebook e al sito. Quest’ultimo ha registrato un incremento del 43% in più di visite rispetto alla precedente edizione grazie al costante aggiornamento della fotogallery, della rassegna stampa e ad una maggiore facilità nell’acquisto dei biglietti on line.
Gli interventi finali di Maria Grazia Carbone, Alfredo Gualtieri e Wanda Ferro hanno sottolineato all’unisono la qualità raggiunta dal Festival d’Autunno in questi anni, la sua crescita e l’importanza acquisita grazie ad un impegno costante.
“Da sottolineare – ha concluso il direttore artistico – che solo il 10% è andato in abbonamento. Tutto il resto è stato appannaggio di un pubblico che sceglieva lo spettacolo consapevolmente, determinando un grande feeling con l’artista. Infine, un ringraziamento va fatto allo staff, ai tecnici e alle aziende, rigorosamente calabresi, che contribuiscono con il loro operato a fare grande questo Festival”.
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