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“Il servizio di tutela del cittadino non conosce fine, e mi rammarica doverlo ricordare proprio a Voi rappresentanti istituzionali del nostro territorio, che dovreste avere ben scolpiti nei vostri intelletti i principi fondamentali che contraddistinguono le nostre amministrazioni di appartenenza e sui quali riposa la Carta Costituzionale”. Sono le parole che aprono la lettera indirizzata nei giorni scorsi da Giuseppe Brugnano, Segretario Regionale in Calabria del Coisp – il Sindacato Indipendente di Polizia – al Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, all’Assessore Regionale ai Trasporti, Luigi Fedele e al Direttore Generale delle Ferrovie della Calabria Giuseppe, Lo Feudo, in ordine alla direttiva regionale del 6 aprile 2012, nella quale si stabilisce paradossalmente che “agli operatori della sicurezza viene assicurato il diritto alla libera circolazione sui mezzi aziendali se nell’uniforme prevista dall’Ordine di Servizio e solo se in servizio di pubblica sicurezza”.
“Una lettera – dice Brugnano – che avrebbe meritato uno spontaneo ed immediato riscontro da parte dei suoi destinatari, in quanto la delibera in questione potrebbe essere facilmente recepita dall’opinione pubblica come un oltraggio ai fedeli Servitori dello Stato, e, il silenzio dei suoi promotori, un’indifferenza verso il loro operato. Un operato, il nostro – continua il Segretario Regionale del Coisp – che è espressione della cura delle istituzioni, per la cui tutela rischiamo molto spesso di pagare un caro prezzo, mentre ad esse, invece, un altro pensiero le assale: “il pagamento del prezzo del titolo di viaggio”.
Noi operatori della sicurezza – si legge nella lettera a firma di Brugnano – rappresentiamo lo Stato sia dentro che fuori l’orario di servizio, con o senza divisa; siamo al fianco dei cittadini in qualunque circostanza ed a qualsiasi ora.
“Una delibera – dichiara il Segretario calabrese del Sindacato Indipendente di Polizia – che pone ancora un serio limite all’applicabilità dell’art. 382 c.p.p. contemplante i casi di flagranza di reato, in quanto scoraggia l’effetto sorpresa, grazie al quale sinora è stato possibile cogliere sul fatto gli autori di reato, riducendo al massimo gli episodi di microcriminalità registrati sui mezzi pubblici. Ma ciò che è più mortificante è l’aver dovuto constatare come le istituzioni governanti al Nord abbiano saputo riconoscere il nostro prezioso ed ineguagliabile contributo al mantenimento dell’ordine pubblico. Mi riferisco all’intesa sottoscritta tra la Regione Lombardia e il Comune di Milano, la quale permetterà alle forze dell’ordine di viaggiare gratis sui mezzi pubblici anche quando sono fuori servizio.
Ed è fresca di stampa, proprio di ieri, la notizia che anche la Giunta Regionale del Friuli Venezia Giulia ha intesto di destinare 1.068 tessere di libera circolazione a favore degli Appartenenti alle Forze di Polizia in servizio in quella regione. Avremmo fortemente desiderato che oltre ad una comunanza di colore politico emergesse anche una condivisione di idee di valore di cui è degno il Comparto di Sicurezza. Auspichiamo, tuttavia – conclude Brugnano – che si tratti di un abbaglio, che ha impedito loro di vedere quello che realmente rappresentiamo”.
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