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Martedì 11 dicembre 2012 presso il Teatro Politeama di Lamezia Terme Sambiase alle h 21,00 spettacolo di grande danza organizzata da A.M.A. Calabria. Protagonista della serata il celebre Balletto di Stato I Cosacchi del Don che interpreteranno, con esecuzione dal vivo delle celebri melodie della loro antica tradizione musicale, i caratteristici e pirotecnici passi di una danza che affonda le sue radici nella cultura tartara.
I Cosacchi del Don ed il loro gruppo artistico Cossack Curen, fondato nel 1985 a Volgograd (ex Stalingrado), sono la massima espressione professionale della cultura cosacca, riconosciuta anche dallo Stato. E’ l’amore nei confronti della propria cultura a guidare l’attività di Viktor Preobrazhensky, artista emerito della Federazione Russa e stimato direttore artistico dal 1999 dell’Ensemble, e di Nonna Gepfner, giovane coreografa di talento, che con lui conserva, ricostruisce, diffonde le danze di folklore cosacche.
Le danze, recuperate dalle diverse tribù sparpagliate sul territorio russo, vengono ri-allestite da Gepfner con dovizia di dettagli. Spinta dalla ricerca della perfezione nell’esecuzione delle parti solistiche e dei momenti d’insieme, la coreografa costruisce uno spettacolo indimenticabile composto da un susseguirsi di danze di guerra, scherzose miniature, tipiche quadriglie, spiritose sequenze di coppia ed impareggiabili momenti di gruppo. In abiti tradizionali il corpo di ballo è nettamente diviso in due compagini, maschile e femminile: la compagine maschile è fautrice di una danza irruente e travolgente, sovente ispirata ad azioni di guerra come ben evidenziano la danza Khopyorsty che apre lo spettacolo, tipica dei Cosacchi della regione di Khoper, e a Danza di Tersa con il gioco di spade, proposta in chiusura, ma sostiene anche il gioco di coppia con eleganti maniere nelle meravigliose quadriglie. La compagine femminile, oscillando tra grazia e fierezza non è da meno in fatto di virtuosismi, basti guardare la Mazurca di Platov che apre il secondo tempo dello spettacolo. Qui, danzando in coppia, le donne vengono lanciate in aria dai loro partner prima di contraccambiare lo slancio e condurre gli uomini in vorticosi salti “avvitati”.
Ma sarà la celebre Kalinka, tipica delle regioni sul Mar Nero, ad infiammare il pubblico con i giri mozzafiato delle donne, i saltelli in ginocchio, in punta dei piedi ed i rimbalzi in spaccata eseguiti dagli uomini. Al pubblico dell’intera regione si prospetta, dunque, un indimenticabile affresco dell’inestimabile patrimonio culturale cosacco.
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