Gran chiusura di Sfogliando un film con l’omaggio a James Bond

Rauco e Capellupo

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Rauco e Capellupo
Rauco e Capellupo

«L’avvento di James Bond ha cambiato per sempre il modo di concepire il cinema d’azione e d’avventura e da 50 anni rappresenta l’orizzonte con cui confrontarsi. Se è rimasto forse poco del personaggio classico, dal punto di vista dell’immaginario collettivo cinematografico Bond è più vivo che mai e si prepara ad un ventunesimo secolo di nuove sorprese».

E’ questo il pensiero del critico e giornalista cinematografico Emanuele Rauco sul leggendario personaggio di 007 che è stato protagonista dell’ultimo appuntamento della rassegna “Sfogliando un film – Tra parola e immagine” organizzata dal 10 al 15 dicembre dall’Associazione Culturale “Otto e mezzo” e curata dal giornalista cinematografico Antonio Capellupo presso la Biblioteca “F. De Nobili” di Catanzaro. La sesta edizione della manifestazione è rientrata tra gli eventi collaterali del più ampio progetto del “Festival Cinematografico della Calabria”, promosso dalla Calabria Film Commission e cofinanziato attraverso i fondi POR Calabria FESR 2007/2013.

A chiudere idealmente il viaggio tra cinema e letteratura è stato l’omaggio a James Bond curato dal critico cinematografico Emanuele Rauco che, insieme a Antonio Capellupo, ha ripercorso i 60 anni dall’uscita di “Casino Royale”, primo romanzo “bondiano” di Ian Fleming, e i 50 dall’uscita nelle sale mondiali di “Licenza di uccidere” che ha dato inizio alla lunga serie di ventitré film della fortunata saga di 007. In occasione dell’incontro sono state presentate le nuove edizioni Adelphi di “Casino Royale” e “Vivi e lascia morire”.

«L’importante ricorrenza – ha commentato Rauco – ha rappresentato il pretesto per raccontare la genesi e l’evoluzione del personaggio di Bond come alter-ego di Fleming ed il passaggio di consegne dalla carta al cinema fino al recentissimo “Skyfall” che l’ha fatto riscoprire al pubblico più giovane». Il critico ha, quindi, commentato i numerosi “tradimenti” del personaggio letterario legati alla trasposizione cinematografica: «Si tratta di infedeltà quasi tutte inconsapevoli e accettate in ogni caso da Fleming – ha detto Rauco – che non si fece molti problemi sul fatto che il romanzo fosse stato stravolto. Proprio questi tradimenti hanno consentito di creare il mito, perché l’intellingenza dei produttori fu quella di tradurre il mondo di Bond, rinnovandone i canoni, in un cinema di grande intrattenimento che potesse andare bene per un contesto storico più moderno».

L’incontro è stato inframmezzato da numerose clip tratte dalle più importanti pellicole della serie utili a raccontare l’evoluzione cinematografica del personaggio: «L’avvicendamento di diversi attori – ha continuato Rauco – ha consentito di mutare anche i toni delle storie e del genere. Dall’avventura senza fronzoli di Sean Connery, ai passaggi più oscuri di George Lazenby, passando per il fenomeno da baraccone di Roger Moore, la rilettura fedele di Timothy Dalton ed il rilancio più recente caratterizzato dall’aplombe di Pierce Brosnan, prima, e dalla durezza di Daniel Craig, poi. In questi 50 anni di storia si possono scorgere diversi tipi di cinema e tanti modi di leggere tra le righe e, talvolta, anticipare i cambiamenti della società».

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Author: Cristina

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