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“Occorre un nuovo modello di sviluppo, ottimizzando risorse e proposte. Il Comune di Girifalco deve avere la forza di ripartire e impedire la progressiva desertificazione del territorio”.
Questo è quanto afferma Roberto Iozzi, consigliere comunale nella passata legislatura al Comune di Girifalco e già vicepresidente dell’ex Comunità montana.
“La forte crisi economica – dichiara – unita al diffuso senso di sfiducia nei confronti di un’intera classe politica, nazionale, regionale e locale, sempre più lontana e distaccata dalla realtà e dai veri problemi che affliggono i cittadini, ha portato ad un nuovo esodo, paragonabile a quello degli anni 60-70.
A pagare il prezzo più alto sono i piccoli comuni, che assistono ad un impoverimento della vita economica e sociale delle rispettive comunità. A partire non sono solo i giovani, ma intere famiglie, a causa di una crisi che in Calabria non accenna ad alleviarsi. Anche il Comune di Girifalco, che in passato era il volano dell’intero comprensorio, sta vivendo questa drammatica situazione”.
“Occorre – osserva Iozzi – fare ammenda degli errori del recente passato e recuperare il tempo perduto attraverso un lavoro sinergico tra le varie componenti politico-istituzionali del mondo dell’associazionismo e della società civile. Bisogna incidere con politiche volte alla promozione del territorio, al recupero e alla valorizzazione e rivitalizzazione del centro storico, ad una maggiore sensibilizzazione sul ruolo svolto dalle cooperative, allo sviluppo delle imprese,attraverso il recupero e riutilizzo dei materiali, la cosidetta Green Economy.
In tale contesto è necessario che si faccia richiesta alla Regione Calabria perché attivi dei corsi di formazione ad hoc sul territorio”.
“Inoltre – aggiunge Iozzi – occorre riproporre il mercato a Km 0, da non confondersi con quello del contadino, poiché rivelatosi fallimentare. Un percorso che favorisca l’economia locale e i coltivatori residenti. E’ auspicabile puntare sul decoro e su una buona qualità della vita, anche attraverso lavoro a baratto amministrativo o fiscale per chi non riesce a pagare le tasse.
Il “Monte Covello Summer Fest” è da rilanciare con prospettive di lavoro nel turismo responsabile, anche con la creazione di campi scuola, che in determinati periodi dell’anno, possono accogliere giovani pazienti affetti da malattie metaboliche. Si darebbe l’opportunità a pazienti e terapeuti di vivere a stretto contatto e, così, creare quel “ feeling” che diventa indispensabile nella cura di giovani vite”.
In sostanza – conclude Iozzi – occorre aprire una buona pagina della vita amministrativa dell’Ente comunale. E’ necessario porre riparo agli errori passati ed aprirsi ad una politica, fatta di idee, di confronto e di azioni concrete per il territorio”.
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