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La Calabria, quella per cui in tanti lottiamo ancora all’interno del Partito Democratico, non può restare immobile ed essere ancora una volta bacino elettorale cui attingere lasciando ai calabresi e per i calabresi poco o nulla.
Sabato 29 dicembre abbiamo la possibilità di scegliere se la provincia di Catanzaro e la Calabria tutta debba essere rappresentata da chi non è calabrese e da chi, da troppo tempo ormai, è più parte dello “stato romano”, che punto di riferimento per il territorio.
Per questo chiedo agli amici della società civile, del partito e a chi ricopre anche un ruolo chiave come quello di Sindaco, in territori troppo spesso difficili ed abbandonati, di fare una scelta di campo chiara. Sono in molti, in queste ore, a convocarvi e a dirvi di votare questa e quello, perché sarebbero gli unti dal Signore, il “tandem” preferito da Roma, quelle o quelli che saranno capolista o testa di lista di Camera e Senato. Ma se questo era il percorso, se questo era il metodo e il merito, perché fare le primarie?
Non è ammissibile, che si possano “sottrarre” i posti contendibili, quelli liberi, quelli che dovrebbero essere nelle nostre disponibilità di calabresi; perché se così fosse cosa esprimerebbe il territorio?. E quindi, le primarie sarebbero inutili, simili ad una truffa, perché oltre alla quota riservata a Bersani, l’apparato del partito bloccherebbe gli elettori su di una scelta “imposta”: sugli unti dal Signore.
Io credo, invece, che nel momento della scelta, in questo momento, c’è bisogno di comunione di intenti, di coesione territoriale, e c’è bisogno del coraggio di dire NO GRAZIE a tutto questo! E la mia candidatura è sul tavolo, ed è rimasta sul tavolo, per chi vuole che l’Italia si occupi della Calabria, per chi vuole un riferimento politico radicato nel territorio e pronto a elaborare e condividere con il territorio, l’Agenda Calabria. Siamo calabresi, orgogliosi e coraggiosi, e abbiamo bisogno uomini e donne che non rispondano più a logiche di potere e di partito, ma che conoscano il territorio e rispondano, mettendoci la faccia, ai cittadini dell’intera provincia oggi e della Calabria una volta eletti in Parlamento. Quindi tocca a tutti noi il 29 dicembre scegliere se vogliamo essere calabresi o vassalli. E il risultato elettorale delle primarie, la scelta di chi candidare in lista e a quale posto, sarà responsabilità prioritaria dei Sindaci del centro sinistra e dei coordinatori dei circoli del PD, e della loro capacità di essere autonomi e liberi, rispetto alle imposizioni che giungono alle loro porte. E poiché non possiamo pensare di arrivare laddove fino ad oggi non siamo arrivati senza cambiare interpreti e direzione, dobbiamo raccogliere l’opportunità delle primarie per non renderci complici di una legge elettorale che impone dall’alto i candidati, allo stesso modo di come qualcuno ha imposto dall’alto la sua candidatura alle primarie in Calabria. Un voto utile per la Calabria e per i Calabresi alle primarie serve a consolidare la nostra credibilità nel nostro elettorato per il prossimo impegno politico del 24 febbraio.
Fernanda Gigliotti
Candidata alle Primarie del 29 Dicembre per la provincia di Catanzaro
Partito Democratico – Gruppo 25 Aprile
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